FAQ - Archivio - Area Politiche per la promozione della salute, delle persone e delle pari opportunità



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1 - Avviso 1-2015 - (D) E' considerato ammissibile un progetto di investimenti su immobile già autorizzato al funzionamento in via definitiva per servizio sociale e/o sociosanitario e già funzionante, che abbia l'obiettivo di accrescere gli standard funzionali (es: efficientamento energetico, ulteriori attrezzature come piscine/palestre, mobili e altri arredi, mezzo di trasporto, ecc...) lasciando immutata la capienza programmata della struttura e l'articolazione complessiva delle attività erogate?

(R)
Un progetto siffatta NON è considerato ammissibile, per il combinato disposto dei punti n. 3-5 del comma 2 dell'art. 6 dell'Avvio n. 2/2015 (AD: n. 368/2015) in ragione del fatto che lo stesso intervento non concorre all'ampliamento dell'offerta dei servizi, sia in termini di allungamento della filiera sia in termini di ampliamento della capienza programma, né è necessario per il conseguimento di standard minimi per strutture che non abbiano ancora l'autorizzazione definitiva, e che pertanto rischierebbero la chiusura e quindi la riduzione di posti utente.
1 - Avviso 2-2015 - (D) Vorrei chiedere se è vero che dovrà essere pubblicato un nuovo Avviso pubblico per il finanziamento a valere sui Fondi FESR 2014-2020 di progetti presentati da soggetti privati profit, visto che l'Avviso n. 2/2015 non consente di presentare domande di finanziamento a soggetti come Srl, SpA, ditte individuali e altri soggetti profit. La riteniamo un grande discriminazione, a fronte del fatto che l'Avviso n. 2/2015 è per ora aperto solo a soggetti sociali non profit. Con che tempi si prevede che esca il nuovo bando?

(R)
NON risponde al vero la notizia che possa uscire un nuovo Avviso per le domande di finanziamento da parte di soggetti profit, e come tale la notizia è infondata. L'Avviso n. 2/2015 infatti è aperto a tutti i soggetti privati non profit previsti dalla normativa nazionale e regionale, ivi incluse tutte le cd. "imprese sociali", nel rispetto di un espresso vincolo previsto dall'OT IX del POR Puglia 2014-2020 in ossequio ad una prescrizione della DG REGIO della Commissione Europea, che ha ritenuto di precludere gli aiuti a finalità regionale a valere sui fondi FESR ai soggetti profit, in quanto rivolti a servizi non di mercato perché offerti e acquistati in condizioni di forte regolazione pubblica (standard, tariffe, accesso, ecc…). Si precisa che non sono previsti nell'OT IX aiuti per la competitività, cioè direttamente rivolti alle imprese, ma che la Regione Puglia ha già disciplinato e attivato gli aiuti alle imprese per la competitività, anche nell'ambito di azione sociale e sociosanitaria, e si fa riferimento ai fondi FESR dell'OT III del POR Puglia 2014-2020. Quindi si precisa che alcuna discriminazione è stata prodotta nei confronti dei soggetti profit, ma esclusivamente un corretto inquadramento dei regimi di aiuto e delle finalità degli aiuti, allocandoli in diversi Obiettivi Tematici del POR e quindi attuabili con strumenti di selezione differenti. Resta fermo, pertanto, che l'Avviso 2/2015 è e resta riservato esclusivamente ai soggetti "Non profit". E' appena il caso di riferimento che non si fa riferimento solo a Organizzazioni di volontariato o di promozione sociale o alle coop sociali, ma proprio a tutti i soggetti enucleati nell'art. 3 dell'Avviso medesimo.
2 - Avviso 2-2015 - (D) E' considerato ammissibile un progetto di investimenti su immobile già autorizzato al funzionamento in via definitiva per servizio sociale e/o sociosanitario e già funzionante, che abbia l'obiettivo di accrescere gli standard funzionali (es: efficientamento energetico, ulteriori attrezzature come piscine/palestre, mobili e altri arredi, mezzo di trasporto, ecc...) lasciando immutata la capienza programmata della struttura e l'articolazione complessiva delle attività erogate?

(R)
Un progetto siffatta NON è considerato ammissibile, per il combinato disposto dei punti n. 3-5 del comma 2 dell'art. 6 dell'Avvio n. 2/2015 (AD: n. 368/2015) in ragione del fatto che lo stesso intervento non concorre all'ampliamento dell'offerta dei servizi, sia in termini di allungamento della filiera sia in termini di ampliamento della capienza programma, né è necessario per il conseguimento di standard minimi per strutture che non abbiano ancora l'autorizzazione definitiva, e che pertanto rischierebbero la chiusura e quindi la riduzione di posti utente.
1 - Richiedi Info Catalogo dell'Offerta e Buoni Servizio Anziani e Disabili - (D) Cosa è il Buono Servizio di cui all’Avviso Pubblico n. 1/2017 approvato con Atto Dirigenziale n. 457 del 30/06/2017?

(R)
Il Buono Servizio è un beneficio economico per il contrasto alla povertà e per il sostegno al reddito, rivolto a persone con disabilità e anziani non autosufficienti e rispettivi nuclei familiari di appartenenza (destinatari finali), vincolato all’acquisto di prestazioni socio-assistenziali e socio-educative erogate da strutture e servizi a domanda individuale (conditional cash transfer), nella forma di “titolo di acquisto”, ovvero da servizi a ciclo diurno semi-residenziale e servizi domiciliari scelti da apposito “Catalogo delle unità di offerta” istituito da ultimo con A.D. n.390/2015, autorizzate al funzionamento e di maggiore qualità, nell’ambito del sistema pubblico di accreditamento.
2 - Richiedi Info Catalogo dell'Offerta e Buoni Servizio Anziani e Disabili - (D) Chi può richiedere il buono servizio?

(R)
Come da Avviso Pubblico n. 1/2017, possono richiedere il Buono Servizio i nuclei familiari, anche mono-personali, in cui siano presenti persone con disabilità e/o anziani over65 non-autosufficienti residenti in Puglia alla data di presentazione della domanda, che intendono accedere ad una delle strutture e servizi ex artt. 60, 60-ter, 68, 87, 88, 105, 106 più appropriati ed in relazione al grado di compromissione delle autonomie funzionali e che siano in possesso di:
- un PAI, (Progetto Assistenziale Individualizzato) in corso di validità, nel caso di accesso a prestazioni socio-sanitarie ex artt. 60,60ter, 88
Ovvero
- una Scheda di Valutazione Sociale del caso, in corso di validità, nel caso di accesso a prestazioni socio-assistenziali ex artt. 68,87, 105, 106, elaborata dal Servizio Sociale Professionale del Comune o dell’Ambito territoriale sociale in cui è residente il richiedente del Buono Servizio;
- un ISEE ORDINARIO del nucleo familiare in corso di validità non superiore a 40.000,00 in riferimento a disabili di età minore di anni 18, disabili adulti, anziani over65 non-autosufficienti. Si evidenzia che, nel caso di prestazioni agevolate a favore di persone minori di anni 18, l ISEE è calcolato con le modalità di all articolo 7 del DPCM n.159/2013;
- In aggiunta, nel solo caso di disabili adulti e anziani non autosufficienti, anche:
ISEE RISTRETTO in corso di validità (anche individuale, esclusivamente ove ricorrano le condizioni di cui ai co. 1 e 2, art. 6 del DPCM 159/2013 e s.m.i.) non superiore a € 10.000,00 nel caso di persone con disabilità e non superiore a € 20.000,00 nel caso di anziani non-autosufficienti over65.
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