Bando Contratti di Programma - FAQ
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11 - (D) Relativamente alla “DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO ARTIGIANATO del 26 novembre 2008 n. 590, pubblicato sul Bollettino Ufficiale n. 191, vorrei chiedere i seguenti chiarimenti.
- Cortesemente potrebbe chiarire la percentuale esatta del contributo a fondo perduto previsto per gli investimenti? - Per quanto riguarda le classi non ammissibili, il codice ATECO 2007 - 11.05 - “Produzione di birra” desumo che sia ammissibile, chiedo una Vostra conferma. (R) Ai sensi dell’art. 51 del Regolamento generale dei regimi di aiuto in esenzione n. 9 del 26/06/2008, in relazione all’investimento industriale, le agevolazioni concedibili sono le seguenti: con riferimento alle spese per “suolo”, “opere murarie e assimilate” e “infrastrutture specifiche aziendali”: 15% per le grandi imprese; 20% per le medie imprese e 25% per le piccole imprese; con riferimento alle spese per “macchinari, impianti e attrezzature” “acquisto di programmi informatici” e “acquisto di brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate”: 30% per le grandi imprese; 40% per le medie imprese e 50% per le piccole imprese. Con specifico riferimento alle spese per “studi preliminari di fattibilità e consulenze connessi al programma di investimenti”, premesso che sono ammissibili solo per le PMI, le agevolazioni concedibili sono le seguenti: 40% per le medie imprese e 50% per le piccole imprese. In relazione agli investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale, ai sensi del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27/03/2008, le agevolazioni concedibili sono le seguenti: 50% per ricerca industriale e 25% per sviluppo sperimentale. Inoltre, l’articolo 7 del Bando “Contratti di Programma” precisa che per tali investimenti non sono ammesse le maggiorazioni previste dall’articolo 5 del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27/03/2008. Infine, ai sensi dell’art. 7 del Bando “Contratti di Programma”, le agevolazioni per gli investimenti in ricerca presentati da grandi imprese non potranno superare, indipendentemente dall’ammontare dell’investimento ammissibile, l’importo di euro 3 milioni, mentre per le PMI non potranno superare, indipendentemente dall’ammontare dell’investimento ammissibile, i seguenti importi: euro 1 milione per attività di ricerca industriale; euro 700 mila per attività di sviluppo sperimentale. Il codice ATECO 2007 - 11.05 - “Produzione di birra” è ammissibile. |
10 - (D) Vorrei chiedere gentilmente un chiarimento in merito al calcolo delle spese generali.
La normativa nazionale per i contratti di programma, indicata anche nell’atto dirigenziale 590 del 26/11/2008, recita: Le spese generali, inclusi i costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, supplementari derivanti direttamente dal programma di ricerca e sviluppo, da determinare forfetariamente in misura non superiore al 30% dell’importo dei costi agevolabili di cui alla lettera a) Costi del personale. Il nostro contratto di programma in preparazione è partecipato da una Grande Impresa ed una Piccola Impresa. Vorrei sapere se il criterio sopra esposto è corretto e se esso si applica sia alla Grande che alla Piccola impresa, oppure se le spese generali devono essere calcolate diversamente per la Piccola Impresa (ovvero max il 18% del costo totale come nel Bando Ricerca). (R) Le voci di spesa “spese generali” e altri costi di esercizio” non potranno eccedere complessivamente il 18% delle spese ammissibili. |
9 - (D) Per quanto riguarda gli "Investimenti in ricerca", non è chiaro se la grande impresa può richiedere agevolazioni per investimenti di questo tipo.
(R) Ai sensi dell’articolo 7 del Bando “Contratti di Programma”, i progetti industriali possono prevedere anche investimenti in ricerca. Le agevolazioni per gli investimenti in ricerca presentati da grandi imprese, non potranno superare, indipendentemente dall’ammontare dell’investimento ammissibile, l’importo di 3 milioni di euro. Inoltre, ai sensi dell’art. 5 del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27/03/2008, l’intensità di aiuto per le grandi imprese è il 50% per la ricerca industriale ed il 25% per lo sviluppo sperimentale. Infine, per tali investimenti, non sono ammesse le maggiorazioni previste dall’articolo 5 del predetto decreto. |
8 - (D) In merito agli "Attivi materiali", ed in particolare al punto "g" (studi preliminari di fattibilità e consulenze), non è chiaro quale sia la percentuale di contribuzione concessa.
(R) Con riferimento al bando Contratti di programma, il comma 5 dell’art. 50 del Regolamento generale degli aiuti in esenzione n. 9 del 26/06/2008 stabilisce che sono ammissibili, per le sole PMI, le spese relative a studi preliminari di fattibilità e a consulenze connessi al programma di investimenti. Tali spese sono ammissibili solo fino al 3% dell’importo complessivo ammissibile per ciascun programma di investimento fermo restando che la relativa intensità dell’aiuto è pari al 50% in equivalente sovvenzione lordo. |
7 - (D) Desidererei avere alcune informazioni in merito al bando regionale di riferimento (Contratti di Programma Regionali POR 2007-20013), ossia:
a)Considerando che per gli investimenti in attivi materiali le agevolazioni sono concesse sotto la forma “conto impianti” per quelle in RI e SS in quale forma vengono concesse? b)Sono ammessi i costi relativi a studi di fattibilità tecnica preliminari alle attività di RI e SS per le grandi imprese? c)Per le grandi imprese quali sono i servizi di consulenza in RI e SS che possono essere acquistati sul mercato? d)L’intensità massima degli aiuti previsti in RI e SS è pari al 50% per RI e 25% per SS. Questo vale sia per le grandi imprese che per le PMI? e)Quale è la durata massima prevista dei progetti di investimento comprensivi di piani di RI e SS? (R) a)Le agevolazioni per ricerca industriale e sviluppo sperimentale sono concesse nella forma di contributo in conto impianti. b)No. c)I servizi di consulenza che possono essere acquistati sul mercato possono riguardare consulenze inerenti particolari tematiche per le quali l’impresa non dispone al suo interni di specifiche competenze. d)Sì. e)La Regione Puglia si attende che i progetti abbiano una durata compatibile con i tempi della formalizzazione delle risorse finanziarie impegnate. Pertanto, i progetti, auspicabilmente, non dovranno superare i 18/24 mesi di realizzazione. In ogni caso, il Contratto di Programma, dopo la fase di negoziazione, fisserà puntualmente e inderogabilmente la durata delle singole iniziative. |