Il mercato del lavoro degli over '50 negli anni della crisi in Puglia
1.Introduzione
Il mercato del lavoro ha subito modifiche importanti in Italia e in Puglia nel corso
degli ultimi anni per effetto sia della grave e lunga crisi economica che ha
caratterizzato e sta caratterizzando l'economia internazionale, sia delle diverse riforme
del mercato del lavoro che si sono predisposte a livello nazionale. Spesso si è
focalizzata l'attenzione sui giovani e sulle notevoli difficoltà di un loro inserimento
nel mercato del lavoro, caratterizzato da tassi di occupazione molto bassi e da tassi di
disoccupazione molto elevati. Un componente abbastanza trascurata è quella delle
persone più avanti in età che hanno perso o stanno perdendo il lavoro, oppure sono
alla ricerca di un nuovo lavoro a fronte di una erosione del reddito familiare dovuto
alla difficoltà dei propri figli di trovare un lavoro, alla prolungata presenza dei giovani
nel nucleo familiare, alla presenza di qualche componente del nucleo familiare che ha
perso il lavoro, e così via. In questa breve nota si è cercato di focalizzare l'attenzione
su una specifica categoria di persone: le forze di lavoro in età tra i 50 e 69 anni. Si è
utilizzato il limite massimo di 69 anni e non il dato standard dei 64 anni in
considerazione del fatto che le riforme del sistema previdenziale degli ultimi anni
stanno aumentando il tempo della permanenza al lavoro delle classe lavoratrice più
anziane.Le persone nella classe di età tra 50 e 69 anni sono interessate da profondi
cambiamenti nei modelli di funzionamento del mercato lavoro nazionale e regionale.
Si possono individuare almeno tre fattori di cambiamento strutturale.Le riforme di
natura previdenziale degli ultimi anni hanno dilazionato nel tempo la possibilità di
fuoriuscita dal mercato del lavoro delle classe lavoratrici più anziane. Questo sta
determinando da un lato una maggiore permanenza al lavoro delle classi più anziane
già occupate, dall'altro un aumento di persone delle classi più anziane che cercano
lavoro in considerazione dell'innalzamento delle soglie per l'età pensionabile.
La crisi economica internazionale ha avuto effetti negativi per l'occupazione anche per la
classe di età 50-69 anni di età. Infatti, sia per ragioni connesse alle innovazioni
tecnologiche, sia per lo sviluppo di nuovi segmenti dell'attività produttiva, sono in corso importanti processi di ricollocazioni occupazionali in relazione alle tipologie professionali e tra settori produttivi, interessando persone diverse. In questo
processo si ha un duplice effetto che solo apparentemente sembra paradossale: un
aumento complessivo di occupazione accompagnato da un aumento della condizione
di disoccupazione.
L'accentuata difficoltà dell'accesso al lavoro complessivo, ha
aumentato il numero delle persone tra i 50 e i 69 anni di età in condizione di
disoccupazione di lunga durata. Tutto ciò rende ancor più difficile (e probabilmente
più costoso) individuare percorsi efficaci di inserimento e reinserimento lavorativo
attraverso politiche attive del lavoro.In genere, i disoccupati nella classe di età
considerata sono persone di riferimento di nuclei familiari con figli, con effetti
negativi e di natura strutturale sulle condizioni di povertà e di grave disagio sociale ed
economico. [...]
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Data Pubblicazione sul portale: 09 Febbraio 2016 Fonte: Ipres - Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche e Mercato del Lavoro, Politiche per lo Sviluppo Redazione: Redazione Sistema Puglia Scaricato: 811 volte Letto: 733 volte