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Anmil, 58ª Giornata nazionale vittime incidenti sul lavoro

Immagine associata al documento: Ogni giorno, in Italia, si verificano 2.500 incidenti sul lavoro, muoiono 3 persone e 27 rimangono permanentemente invalide. I dati Inail confermano che nel 2007 le 'morti bianche' sono state circa 1.200. Proprio per richiamare l'attenzione delle istituzioni, delle forze sociali e dei mezzi di informazione sulla questione, l'Associazione nazionale fra mutilati e invalidi del lavoro (Anmil), che da oltre 60 anni si occupa della tutela degli invalidi del lavoro e raccoglie circa 470.000 iscritti, ha celebrato contemporaneamente in tutta Italia la 58ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.

La Giornata vuole essere un'occasione fondamentale per denunciare le drammatiche condizioni di vita degli oltre 800.000 invalidi del lavoro e dei quasi 130.000 superstiti di caduti sul lavoro, tra vedove e orfani, per i quali è necessario arrestare il progressivo deterioramento dei livelli di tutela indennitaria, interrompendo la deriva assistenzialistica verso cui il sistema si sta spingendo negli ultimi anni. Per questo, l'Anmil si impegna a non abbassare la guardia, chiedendo nell'immediato alcuni ritocchi parziali ma significativi al sistema e, in un secondo momento, promuovendo una proposta di legge di iniziativa popolare per un nuovo Testo unico sull'assicurazione infortuni, che sostituisca l'attuale anacronistica normativa, risalente al 1965. Inoltre, l'Associazione porterà avanti un'attività di rivendicazione affinché gli infortunati sul lavoro possano godere di tutte le cure necessarie per il recupero dell'integrità fisica e della capacità lavorativa, oltre che dell'altrettanto fondamentale sostegno psicologico. E al di là delle leggi, per l'Anmil, bisogna adottare 'buone prassi' che concretamente aiutino a far diventare sicuri i luoghi di lavoro.

"Sono necessari - ha affermato il presidente Anmil, Pietro Mercandelli - maggiori controlli e ispezioni, ma anche un intervento più forte sulla formazione dei lavoratori, e questo a partire dal mondo della scuola. L'obiettivo è fare sì che ogni attività di correzione dei comportamenti sbagliati diventi un patrimonio comune e insegnato anche a chi non ha uno sbocco professionale. Serve, insomma, un livello culturale più forte e una più forte conoscenza dei rischi: in particolare per quanto riguarda le mansioni e i settori più pericolosi, là dove c'è flessibilità accentuata". "

La sicurezza sul lavoro - ha spiegato il presidente della regione Lazio, Piero Marrazzo - è un tema che ultimamente ha un particolare risalto su tutti i media nazionali e non per ragioni positive. I numeri, purtroppo, parlano da soli: più di 1.200 sono stati i morti sul lavoro in Italia nel 2007, e gli incidenti hanno sfiorato il milione. E' una situazione inaccettabile. L'alta mortalità sul lavoro è diventata una vera e propria emergenza sociale: tutti noi dobbiamo impegnarci a fondo per migliorare questa situazione. Un'istituzione che non è in grado di garantire i diritti minimi di sicurezza manca il primo dei suoi obiettivi: assicurare l'uguaglianza tra tutti i cittadini.

"La prevenzione - ha spiegato Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro - è la strada maestra per ridurre sempre di più gli infortuni sul lavoro. I consulenti del lavoro possono certamente assolvere a questo ruolo, necessario per il diffondersi della cultura della sicurezza. Il fenomeno delle 'morti bianche' necessita di interventi immediati, ma ancora di più di una crescita della cultura della prevenzione. Sono questi i presupposti che animano i consulenti del lavoro, impegnati sempre più nell'azione di formazione. Come professionisti esperti e presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, ci mettiamo a disposizione per diffondere la cultura della sicurezza tra i datori di lavoro e i lavoratori. Non è possibile ottenere i risultati sperati solo con l'incremento del regime sanzionatorio".           
 

Data Pubblicazione sul portale: 13 Ottobre 2008
Fonte: LabItalia
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Lavoro e Formazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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