"Una promessa è una promessa: è tempo di porre fine alla violenza contro le donne. Stop alla violenza contro le donne nei luoghi di lavoro".
La violenza nei luoghi di lavoro assume molte forme e le donne sono particolarmente vulnerabili, specialmente nell'economia informale. Questa violenza è aberrante e costituisce una violazione dei diritti umani fondamentali. La violenza sul luogo di lavoro, in particolare le molestie sessuali, costituisce un ostacolo all'accesso delle donne al mercato del lavoro e all'uguaglianza di opportunità e di trattamento.
Conformemente al suo mandato sul lavoro dignitoso, l'ILO deve lottare contro la violenza sul lavoro e promuovere luoghi di lavoro fondati sul rispetto e l'uguaglianza di genere. La violenza sessista è l'antitesi del principio del lavoro dignitoso, sinonimo di occupazione piena e produttiva per le donne e gli uomini in condizioni di libertà, equità, sicurezza e dignità umana.
I dati disponibili evidenziano l'entità del problema nei luoghi di lavoro. Ad esempio, tra il 40 e il 50% delle donne nei paesi dell'Unione Europea subisce proposte sessuali indesiderate, contatti fisici o altre forme di molestie sessuali sul proprio posto di lavoro. Nell'Asia-Pacifico, gli studi indicano che tra il 30 e il 40% delle donne lavoratrici subisce qualche forma di molestia verbale, fisica o sessuale. La violenza contro le donne rappresenta un costo elevato per gli individui, le famiglie, le società e le economie. Secondo uno studio effettuato in Australia, tra il 2008 e il 2009 questo costo si aggirava intorno ai 13.6 miliardi di dollari australiani; un altro studio del 2008 stimava in 20 miliardi l'anno il costo della violenza domestica in Inghilterra e Galles, di questi 2,3 miliardi costituivano la perdita di produttività.
Il mondo del lavoro è il luogo ideale per prevenire e combattere la violenza. L'ILO è da tempo impegnata a contrastare questo fenomeno con misure concrete, sia a livello di politiche che di programmi. Ha sviluppato strumenti e guide che propongono un approccio settoriale diretto a contesti in cui la manodopera è principalmente femminile, come il settore della sanità e quello dei servizi. Inoltre, l'azione a sostegno dell'empowerment delle donne attraverso lo sviluppo di imprese e di competenze manageriali, l'accesso ai servizi di credito o aiutandolo ad organizzarsi, tutto ciò le rende meno vulnerabili alla violenza.
In occasione della Conferenza Internazionale del Lavoro dell'ILO del 2009, i delegati tripartiti hanno dato indicazioni agli Stati Membri su come sviluppare politiche, programmi, legislazione e misure volte a combattere la violenza di genere. Diversi standard internazionali in materia di lavoro - compresa la Convenzione del 2011 sul lavoro domestico che tutela un settore particolarmente vulnerabile con una predominante presenza femminile - richiedono agli Stati che ratificano, oltre che ai sindacati e alle organizzazioni datoriali, di adottare misure contro ogni forma di violenza, abuso e molestia sul lavoro.
Tra le varie forme che la discriminazione sessuale assume in tutto il mondo, la violenza di genere è particolarmente disumana, diffusa e oppressiva. Può e deve essere impedita. È tempo di prendere posizione, unire le forze e agire con determinazione ovunque siano tollerati, banalizzati o nascosti quei comportamenti discriminatori e odiosi come le molestie sessuali e il bullismo sul lavoro.
Un mondo dignitoso con giustizia sociale difende l'uguaglianza tra donne e uomini, ragazzi e ragazze e assicura a tutte le donne e ragazze che la violenza di genere non sarà tollerata ovunque essa si verifichi - dalle case, alle scuole, ai posti di lavoro.
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l'ILO riafferma il proprio impegno per raggiungere questo obiettivo.
Data Pubblicazione sul portale: 08 Marzo 2013 Fonte: Il Portale del Lavoro Dignitoso Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche e Mercato del Lavoro, Sportello Europa Redazione: Redazione Sistema Puglia Letto: 78 volte