Dall'Europa in arrivo 12 miliardi per lo Spazio nel corso della programmazione 2014-2020.
Dodici miliardi di euro è la cifra che l'Unione europea investirà per lo Spazio nel corso della programmazione 2014-2020. Di queste risorse, 1 miliardo e 400mila euro è la quota destinata all'Italia, di cui una cospicua fetta andrà alla Puglia. Si tratta di investimenti che avranno importanti risvolti occupazionali. Basti pensare che per il solo progetto Copernicus (programma europeo di osservazione della Terra), del valore di 3 miliardi e 800mila euro, si prevede l'aumento di 50mila posti di lavoro in Europa.
È quanto emerso durante la sessione 'Spazio per le Regioni' che si è tenuta questa mattina nel corso dell'ultima giornata della Conferenza internazionale Space4you.
Di queste cifre importanti, potranno beneficiare le oltre 80 aziende aerospaziali (grandi, medie e piccole) che in Puglia impiegano più di 5.500 lavoratori totalizzando, nel 2012, oltre un miliardo di euro di fatturato e incidendo nelle esportazioni nazionali per il 7,5%. "Questo - commenta l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Loredana Capone, che ha organizzato e partecipato ai lavori - rappresenta una grande opportunità. Potremo infatti mettere insieme le buone prassi di tutte le Regioni europee, non solo della Regione Puglia, per continuare a offrire ai giovani la possibilità di indirizzarsi in un mercato che funziona e dà reddito".
Non a caso i risultati degli investimenti della Regione Puglia nel settore dell'Aerospazio non sono lontani anni luce, anzi, viaggiano su performance stellari. Si calcola infatti che, dal 2010 al 2013, i posti di lavoro in questo settore, siano cresciuti più del 40%, da 3.760 a 5.500 addetti.
La domanda di personale sempre più qualificato è proporzionale alla crescita che ha coinvolto soprattutto le piccole e medie imprese del settore aerospaziale, che hanno registrato un incremento nel numero di addetti, da 851 a 2090, segnando un +146%.
"I dati sono molto confortanti", sottolinea l'assessore Capone: "La Puglia vedrà crescere sempre di più la domanda di posti di lavoro anche grazie all'uso delle tecnologie spaziali nella vita dei cittadini. Basti pensare che il cibo portato dall'astronauta Paolo Nespoli nella sua missione è stato prodotto a Bari. La connessione tra tutto ciò che si fa nella vita quotidiana e la possibilità di migliorare i prodotti attraverso l'applicazione della ricerca nel settore aerospaziale, rappresenta una grande opportunità per noi, proprio come sta dimostrando Space4you".
Sono sempre di più i giovani pugliesi che scelgono di specializzarsi in questo campo, anche grazie all'Istituto per tecnici superiori dell'Aerospazio, dove le richieste di iscrizioni crescono esponenzialmente. Gli studenti che lo frequentano, infatti, ricevono offerte di lavoro prima ancora di terminare gli studi. Negli ultimi anni, peraltro, i laureati in discipline scientifiche in Puglia, sono aumentati del 21%.
Nel corso del primo Living Lab della giornata (Laboratorio vivente), è emerso chiaramente che le applicazioni dell'Aerospazio sono sempre più utilizzate nella vita di tutti giorni, spesso in maniera inconsapevole. "È questo il caso - conclude Capone - delle tecnologie spaziali utilizzate nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Una innovazione che nasce dalla collaborazione, promossa dalla Regione, tra centri ricerca, università e imprese. Questa sinergia serve a costruire il prodotto a partire dalle esigenze espresse dagli utilizzatori finali".
Data Pubblicazione sul portale: 28 Febbraio 2014 Fonte: Puglialive.net Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa, Politiche per lo Sviluppo, Ricerca e Innovazione Tecnologica Redazione: Redazione Sistema Puglia Letto: 91 volte