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Inps: maternita' per lavoratrici a progetto

Immagine associata al documento: Finalmente un passo in avanti, seppure lento e ancora insufficiente, nella tutela della maternità per le lavoratrici a progetto, collaboratrici coordinate continuative, associate in partecipazione e libere professioniste: la galassia molto eterogenea delle lavoratrici non dipendenti, escluse dalla maggior parte dei diritti e delle prestazioni del welfare italiano.

Con circolare n. 137 del 21 dicembre 2007 l'INPS - Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha esteso alle lavoratrici iscritte alla cosiddetta Gestione separata le disposizioni degli articoli 16, 17 e 22 del Decreto legislativo 151/2001, il Testo Unico della maternità/paternità.

Si tratta della norma attuativa del Decreto Ministeriale del 12 luglio 2007, a sua volta attuativo delle disposizioni contenute nella Finanziaria 2007.

In pratica, dal 7 novembre 2007, anche le lavoratrici a progetto e categorie assimilate hanno diritti alla cosiddetta astensione obbligatoria dal lavoro per 5 mesi (due precedenti e tre successivi al parto, con flessibilità volontaria di un mese ed eventuale ampliamento del periodo in caso di complicanze o di incompatibilità della gravidanza con le condizioni lavorative e ambientali). Ai committenti è espressamente vietato di adibire al lavoro le donne durante questo periodo, pena l'arresto fino a sei mesi.

Durante il congedo, le lavoratrici hanno diritto all'indennità di maternità, purchè nei dodici mesi precedenti abbiano versato almeno tre mesi di contributi alla Gestione Separata. Per le libere professioniste l'indennità di maternità è subordinata all'effettiva astensione dall'attività lavorativa.

La tutela è riconosciuta anche in caso di adozione e affidamento, nonché in favore dei lavoratori padri (soltanto nei casi previsti dalla legge, come assenza o grave malattia della madre).

Resta inoltre in vigore per le collaboratrici a progetto in maternità anche il diritto alla proroga del contratto per almeno sei mesi.

Dal 1 gennaio 2007 i lavoratori a progetto e categorie assimilate, iscritti alla Gestione separata hanno inoltre diritto al congedo parentale per un periodo complessivo di tre mesi entro il primo anno di vita del bambino. Anche questo diritto è esteso ai casi di adozione e affidamento. Le richieste di congedo e di indennità vanno presentate all'INPS su appositi moduli.           
 
Riferimenti (ALT+"D")
   
Documenti: Circolare INPS del 21 dicembre 2007 n. 137
Normativa e Regolamenti: D.Lgs. 26 marzo 2001 n.151 [Scarica  .pdf  - 115 Kb]

Data Pubblicazione sul portale: 15 Gennaio 2008
Fonte: Kila-Il punto di vista delle donne
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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