Consulenti del Lavoro: con libro unico meno vincoli a datore per assunzioni
"I consulenti del lavoro vedono positivamente il decreto legge approvato dal governo che prevede la cancellazione di libro matricola e libro paga che farà posto al libro unico". E' quanto afferma Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro. "La categoria - sostiene - concorda su tutte le iniziative che sbloccano il rapporto di lavoro da vincoli e legami che non invogliano i datori di lavoro ad assumere. Il libro unico del lavoro potrà essere conservato anche presso gli studi dei consulenti del lavoro".
"Il nuovo libro unico - spiegano i consulenti - sembrerebbe nascere prendendo atto dei sistemi tecnologici già esistenti in azienda. Si tratta dell'unione del cedolino paga con i sistemi laser o meccanizzati, che però vengono integrati, sugli stessi sistemi, con un dettaglio delle presenze. Questa composizione esclude ogni altro adempimento da parte del datore di lavoro. Infatti, il datore può alternativamente consegnare la 'vecchia' busta paga oppure una copia del libro unico".
Il decreto legge stabilisce l'ambito di applicazione del nuovo libro. Sono tenuti ad istituirlo e tenerlo i datori di lavoro del settore privato, con la sola esclusione del datore di lavoro domestico. Nel libro unico transitano i lavoratori subordinati, i collaboratori coordinati e continuativi e gli associati in partecipazione con apporto di lavoro. Si supera, quindi, la vecchia logica di iscrivere nei libri obbligatori, ad esempio, i soci di società o familiari del titolare dell'impresa.
CALENDARIO PRESENZE CON NUMERO ORE E ASSENZE EFFETTUATE
I dati che il libro unico richiede sono gli stessi già contenuti in un normale cedolino paga. Oltre a quelli anagrafici, vanno indicate le somme in denaro o in natura corrisposte o gestite dal datore di lavoro, e le relative trattenute. "La norma - chiarisce una nota dei consulenti del lavoro - prevede che siano distinte dalla normale retribuzione non solo le somme erogate a titolo di straordinario ma anche i premi. Il libro unico del lavoro deve contenere un calendario delle presenze, da cui risulti, per ogni giorno, il numero di ore di lavoro (o la presenza per i mensilizzati) e di assenze effettuate da ciascun lavoratore subordinato".
Si abbandona l'obbligo della compilazione giornaliera delle presenze dal momento che il datore di lavoro potrà riportare questi dati sul libro unico entro il giorno 16 del mese successivo a quello di riferimento. Vale a dire, entro il termine in cui il professionista o il datore di lavoro stampa il cedolino paga. Il nuovo libro unico deve essere conservato presso la sede legale del datore di lavoro.
Per le aziende con più unità produttive, in occasione dell'ispezione, il datore di lavoro deve tempestivamente esibirlo anche a mezzo fax o posta elettronica. Il datore di lavoro ha l'obbligo di conservare il libro unico del lavoro per la durata di cinque anni (e non più 10 anni come nel passato) dalla data della ultima registrazione e di custodirlo nel rispetto della normativa sulla privacy.
SANZIONI VANNO DA 500 A 2.500 EURO
La violazione dell'obbligo di istituzione del nuovo libro unico comporta l'applicazione della sanzione da 500 a 2.500 euro. L'omessa esibizione agli organi di vigilanza, invece, è punita con la sanzione pecuniaria amministrativa da 200 a 2000 euro. L'omessa o infedele registrazione dei dati che determina differenti trattamenti retributivi, previdenziali o fiscali, è punita con la sanzione pecuniaria amministrativa da 150 a 1.500 euro e se la violazione si riferisce a più di dieci lavoratori la sanzione va da 500 a 3000 euro.
La sanzione è esclusa nei 'casi di errore materiale'.
Data Pubblicazione sul portale: 07 Luglio 2008 Fonte: LabItalia Aree Tematiche: Sistema Puglia, Lavoro e Formazione Redazione: Redazione Sistema Puglia Letto: 69 volte