FAQ - Archivio - Area Politiche per la promozione della salute, delle persone e delle pari opportunità



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8 - Finanziamento di Strutture e Interventi Sociali e Sociosanitari - (D) Per un soggetto privato quale ad esempio una associazione di volontariato o un ente ecclesiastico, che operano in regime di onlus, è necessaria la partita iva? Le associazioni riconosciute iscritte all'albo regionale, che non hanno la partita iva possono partecipare all’Avviso pubblico n. 3/2011?

(R)
Il possesso della partita IVA è requisito richiesto a pena di inammissibilità dalla lett. a) del comma 4 dell’art. 3 dell’Avviso pubblico n. 3/2011. Peraltro il regime fiscale onlus non è incompatibile con il possesso della partita iva. Inoltre avere il regime fiscale onlus non assolve dall’obbligo di iscrizione nel registro regionale delle OdV o delle APS, ovvero nel registro delle fondazioni, per i soggetti che abbiano queste nature giuridiche.
9 - Finanziamento di Strutture e Interventi Sociali e Sociosanitari - (D) Una cooperativa nata come cooperativa di produzione e lavoro da piu' di un anno e che a dicembre 2010 si è trasformata in cooperativa sociale con codice attività 87.30.00 potrebbe partecipare al bando?

(R)
L'ente partecipante deve essere operativo da almeno un anno alla data di presentazione della domanda di agevolazione nel medesimo campo di attività per il quale si presenta la domanda di finanziamento; nel caso di specie non rileva tanto la data di trasformazione quanto la verifica che da almeno un anno la coop svolgesse attività nel medesimo campo per il quale si presenta la domanda di finanziamento, ancorchè avesse natura giuridica di produz. e lavoro. Infatti il requisito di almeno un anno di operatività nel medesimo ambito di attività potrà essere dimostrato con documentazione che attesti il funzionamento di altre strutture di cui al Reg. R. n. 4/2007 sul territorio regionale, eventuali convenzioni con altri enti pubblici, ecc.. Sarà la Commissione a valutare congiuntamente entrambi i requisiti, laddove condivida una lettura più estensiva della lettera del bando stesso.
Qualora la cooperativa non possa dimostrare di avere già svolto attività socioassistenziali nel medesimo campo, invece, la sua istanza non sarebbe ammissibile.
11 - Finanziamento di Strutture e Interventi Sociali e Sociosanitari - (D) L’ipotesi di ristrutturazione ed adeguamento ai requisiti previsti dal Regolamento Regionale n.4/07 e smi, può riguardare immobili di proprietà comunale per i quali il soggetto proponente è in possesso di Lettera di Intenti e/o di Delibera di Giunta Comunale con l’impegno a concedere in uso l’immobile al Soggetto Privato per un periodo congruo (ad es. 99 anni)? Nel caso de quo si chiede inoltre, se la Lettera o la D.G.C. debbano contenere particolari indicazioni.

(R)
Rinviando al TUEL e allo Statuto del Comune per quanto attiene alle procedure di individuazione da parte del Comune per l’assegnazione in uso di immobile o di suolo comunale, con riferimento ad una specifica finalizzazione dello stesso, e al rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza, il soggetto proponente un progetto di investimento che abbia ottenuto la disponibilità in uso da parte del Comune dovrà produrre apposito atto deliberativo dell’organo competente (G.C. o C.C. in relazione alle competenze di cui allo Statuto) che approvi la concessione in uso dell’immobile per un periodo sufficientemente lungo a garantire: il vincolo di destinazione d’uso e mantenimento in funzionamento della realizzando struttura, il periodo di ammortamento dell’intero valore dell’investimento, il periodo necessario alla sostenibilità del piano di gestione della struttura da parte del soggetto privato titolare dell’investimento. Una lettera di intenti è considerata insufficiente come garanzia per il soggetto privato proponente, anche ai fini di attestare il grado di cantierabilità dell’iniziativa che, evidentemente, dovrebbe scontare anche i tempi per l’approvazione dell’affidamento dell’immobile da parte dell’organo politico-istituzionale competente.
12 - Finanziamento di Strutture e Interventi Sociali e Sociosanitari - (D) Possono accedere alle agevolazioni di cui all’Avviso n. 3/2011 di cui all’A.D. n. 190 del 6 giugno 2011 anche le grandi imprese?

(R)
L’Avviso pubblico n. 3/2011 è emanato in attuazione del Reg. R. n. 10/2008, così come modificato dal Reg. R. n. 27/2008, che la Regione Puglia ha approvato in attuazione della normativa comunitaria vigente e segnatamente del Reg. (CE) n. 800/2008 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese. In regime di aiuto in esenzione approvato dalla Regione e applicato dall’Avviso pubblico n. 3/2011 è riservato e come tale applicabile esclusivamente per piccole e medie imprese, la cui definizione è stata peraltro riportata all’art. 4 dell’Avviso stesso.
Si riporta ad ogni buon conto di seguito l’art. 2 del Reg. R. n. 27/2008 che individua i soggetti beneficiari degli aiuti in esenzione applicati a valere sulle risorse di cui alla Linea 3.2 dell’Asse III del PO FESR 2007-2013: “ART. 2 (Soggetti beneficiari). Possono accedere alle agevolazioni di cui al presente Regolamento le Piccole e Medie Imprese e le altre organizzazioni private non profit che realizzano gli investimenti di cui all’art. 1, in forma singola o associate anche in associazioni temporanee di scopo.”
13 - Finanziamento di Strutture e Interventi Sociali e Sociosanitari - (D) Qual è il valore limite oltre il quale è richiesta l’elaborazione dell’analisi costi benefici di cui all’Allegato 6 per la domanda di finanziamento?

(R)
L’Avviso pubblico n. 3/2011 al comma 6 dell’art. 9 indica come necessaria – la cui assenza è causa di esclusione – l’analisi costi benefici dell’intervento laddove il totale dei costi ammissibili per la realizzazione dell’investimento supera il valore di Euro 5.164.569,00.
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