Avviso Internazionalizzazione - FAQ

 

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23 - (D) . Che cosa si deve intendere per sede operativa in Puglia? Come un'impresa con sede legale in altra regione dovrà dimostrare che la sede in regione Puglia sia operativa? E' sufficiente che risulti dal Certificato di Iscrizione al Registro delle Imprese, anche se la sede operativa è attivata pochi giorni prima della presentazione della domanda?

(R)
Per “sede operativa” si intende uno dei luoghi dove viene effettivamente svolta l'attività imprenditoriale dell’impresa, che può coincidere oppure essere diversa dalla sede legale.
Tale sede deve essere regolarmente denunciata alla CCIAA di competenza e risultare dal Certificato di Iscrizione al Registro delle Imprese.
In ogni caso, così come evidenziato all’art. 2 dell’Avviso, “ciascuna delle P.M.I. pugliesi partecipanti al progetto di promozione della rete per l’internazionalizzazione che intende beneficiare delle agevolazioni regionali” deve essere in possesso di tutti i requisiti previsti, tra cui “essere attiva da almeno due anni in uno dei settori di attività economica di cui all’art. 3” dell’Avviso. Tale operatività, per le imprese con sede legale in altra Regione, dovrà essere di almeno 2 anni nella Regione Puglia.
22 - (D) E' a disposizione un fac simile di contratto di rete?

(R)
Come evidenziato agli Artt. 1 e 2 dell’Avviso, il contratto di rete deve essere “stipulato secondo la forma giuridica prevista dal decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33 (modificata ed integrata con la Legge 23 luglio 2009 n.99, con Legge 30 luglio 2010 n. 122, con Legge n. 134/2012 e con Legge n. 221/2012 che ha convertito il D.L. 179/2012)”.
L’Avviso non contiene né disciplina la struttura dei contratti di rete.
21 - (D) Vorrei sapere se al bando Internazionalizzazione possono partecipare aziende del settore agro-alimentare.

(R)
Ai sensi di quanto disciplinato nell’Art. 3 dell’Avviso, non sono finanziabili le iniziative poste in essere da imprese appartenenti ai settori di cui all’art. 1, comma 1, lettere a), b), c), ed f) del Regolamento (CE) n. 1998/ 2006 della Commissione europea, relativo all’applicazione degli artt. 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti di importanza minore, “de minimis”, tra cui :
a) le iniziative poste in essere da imprese attive nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli di cui all’allegato I del Trattato;
b) le imprese attive nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli elencati nell’allegato I del Trattato.

Si fa pertanto presente che, ai fini dell’Avviso, potranno partecipare al progetto di promozione internazionale, da candidare a finanziamento, le SOLE imprese agroalimentari che operano nei seguenti comparti produttivi (di cui si riportano i codici ATECO 2007 di riferimento):

Codice Ateco Sezione DECLARATORIE
10.52 C Produzione di gelati senza vendita diretta alpubblico
10.7 C Produzione di prodotti da forno e farinacei
10.71 C Produzione di pane; prodotti di pasticceria freschi
10.71.1 C Produzione di pane e prodotti di panetteria freschi
10.71.2 C Produzione di pasticceria fresca senza vendita diretta al pubblico
10.72 C Produzione di fette biscottate e di biscotti; produzione di prodotti di pasticceria conservati
10.73 C Produzione di paste alimentari, di cuscus e di prodotti farinacei simili
10.85 C Produzione di pasti e piatti pronti (preparati, conditi, cucinati e confezionati)
10.85.04 C Produzione di pizza confezionata
10.85.05 C Produzione di piatti pronti a base di pasta
10.85.09 C Produzione di pasti e piatti pronti di altri prodotti alimentari
10.86 C Produzione di preparati omogeneizzati e di alimenti dietetici

20 - (D) Che cosa si deve intendere per sede operativa in Puglia? Come un'impresa con sede legale in altra regione dovrà dimostrare che la sede in regione Puglia sia operativa? E' sufficiente che risulti dal Certificato di Iscrizione al Registro delle Imprese, anche se la sede operativa è attivata pochi giorni prima della presentazione della domanda?

(R)
Per “sede operativa” si intende uno dei luoghi dove viene effettivamente svolta l'attività imprenditoriale dell’impresa, che può coincidere oppure essere diversa dalla sede legale.
Tale sede deve essere regolarmente denunciata alla CCIAA di competenza e risultare dal Certificato di Iscrizione al Registro delle Imprese.
In ogni caso, così come evidenziato all’art. 2 dell’Avviso, “ciascuna delle P.M.I. pugliesi partecipanti al progetto di promozione della rete per l’internazionalizzazione che intende beneficiare delle agevolazioni regionali” deve essere in possesso di tutti i requisiti previsti, tra cui “essere attiva da almeno due anni in uno dei settori di attività economica di cui all’art. 3” dell’Avviso. Tale operatività, per le imprese con sede legale in altra Regione, dovrà essere di almeno 2 anni nella Regione Puglia.
19 - (D) Un'impresa pugliese (A), con sede in puglia, svolge la seguente attività:
- ricerca, per le imprese pugliesi sue clienti (B,C ecc.) degli operatori economici esteri interessati ad acquistare i prodotti realizzati dalle imprese pugliesi sue clienti;
- organizza e gestisce incontri business to business in cui i compratori stranieri incontrano le imprese pugliesi.
Si chiede: possono queste imprese pugliesi (B,C ecc.) interessate da tale progetto che comunque consente loro di internazionalizzare la propria clientela e le proprie vendite richiedere il contributo di cui al presente bando per i servizi erogati loro dall'impresa A?

(R)
Ai sensi dell’Avviso, i progetti di promozione internazionale ammissibili a finanziamento devono prevedere “un insieme articolato e finalizzato di azioni, tra cui la partecipazione a fiere internazionali, la ricerca di partner, la gestione di centri comuni di servizi di promozione, logistica ed assistenza ai clienti, l’organizzazione di esposizioni temporanee e presentazioni di prodotti” e “devono identificare un distretto, settore o filiera produttiva specializzata, e definire chiaramente un percorso strutturato di internazionalizzazione, finalizzato allo sviluppo, in cooperazione tra le imprese coinvolte, di iniziative coordinate e strutturate per la promozione internazionale, con specifici obiettivi di mercato, di penetrazione commerciale e/o di collaborazione industriale con partner esteri, anche nel campo dell’innovazione e della ricerca e sviluppo.”
Inoltre, ai fini dell’ammissibilità, devono partecipare ai suddetti progetti di promozione internazionale candidati a finanziamento, un minimo di 3 P.M.I. pugliesi in possesso di tutti i requisiti di cui agli artt. 2 e 3 dell’Avviso, raggruppate in reti per l’internazionalizzazione che rientrano in una delle categorie ammissibili di cui all’art. 2 dell’Avviso.
Nella fattispecie da Lei rappresentata, allo scopo di candidare un progetto di promozione internazionale a finanziamento, le imprese sue clienti devono rispettare i suddetti requisiti dell’Avviso e costituire, ovvero essere già costituite, in una delle forme di aggregazione previste (contratto di rete oppure consorzio).
Per quanto attiene invece alle tipologie di spese ammissibili, si evidenzia che sono ammissibili le spese indicate all’art. 6 dell’Avviso, tra cui figurano le spese di consulenza per la ricerca di partner esteri e le spese di organizzazione di iniziative promozionali comuni, ivi compresi incontri business-to-business.
Si precisa, infine, che la Sua impresa, in qualità di fornitore di servizi, non deve far parte della rete per l’internazionalizzazione che intende candidare un progetto di promozione internazionale a finanziamento, pena l’inammissibilità delle spese per i servizi di consulenza resi. Infatti, ai sensi dell’art. 6 dell’Avviso, “è comunque vietata la fatturazione incrociata fra imprese appartenenti alla stessa rete o fra imprese partecipanti al presente avviso, nonché le consulenze rilasciate da amministratori, soci o dipendenti delle medesime, nonché di eventuali partners, sia nazionali che esteri”.
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