Distretti Urbani del Commercio - FAQ

 

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37 - (D) 3° BANDO DUC:
Le iniziative finanziate con il bando regionale approvato con DGR 473/2021, pubblicato nel BURP n. 47 del 2 aprile 2021, relativo al consolidamento delle attività di costituzione dei Distretti Urbani del Commercio e la costituzione di nuovi DUC, devono riportare una dicitura o un logo in particolare?

(R)
Sì, al fine di garantire la visibilità delle attività cofinanziate dalla Regione Puglia con il bando approvato con DGR 473/2021, tutti gli interventi realizzati dovranno riportare il logo della Regione Puglia con la seguente dicitura:
INTERVENTO COFINANZIATO DALLA REGIONE PUGLIA - R.R. n. 15/2011 - D.G.R. 473/2021 e A.D. n. 64/2021
36 - (D) 3° BANDO DUC:
Nel caso di aggregazioni distrettuali promosse da Comuni che hanno già partecipato al I e/o II bando e Comuni che non hanno mai partecipato a nessun bando DUC quale opzione tra “quota di risorse riservata” e “per la restante quota di risorse” deve essere indicata?

(R)
L’opzione “quota di risorse riservata” riguarda i Comuni che hanno costituito un nuovo DUC.

Per i Comuni/DUC che si aggregano ai fini della partecipazione al 3 Bando dovrà essere indicata la voce “per la restante quota di risorse”.
35 - (D) 3° BANDO DUC:
Per la partecipazione al bando è necessario trasmettere, unitamente alla domanda, anche il Documento Strategico del Commercio approvato in Consiglio Comunale?

(R)
Nel terzo bando assume un ruolo centrale la pianificazione strategica, anche a supporto delle aggregazioni tra Comuni. Il bando, quindi, orienta l’intero processo di programmazione e attuazione del DUC alla definizione e approvazione del Documento Strategico del Commercio (DSC).
Per Comuni e/o Distretti in cui la spesa per la redazione del DSC è stata già oggetto di finanziamento a valere sulle risorse del 1° bando DUC (approvato con A.D. n°96/2017), il DSC dovrà essere presentato entro il termine di scadenza dell’avviso, recentemente prorogato al 31 dicembre 2021, giusta DGR n. 1234 del 22/07/2021.
Per i Comuni e/o Distretti che non abbiano mai avuto accesso alle risorse finanziarie regionali dedicate ai DUC, l’approvazione del Documento Strategico del Commercio è considerata un obiettivo essenziale della pianificazione distrettuale e i relativi costi potranno essere portati a rendicontazione delle spese ammissibili. Il DSC dovrà essere approvato e trasmesso entro i termini fissati per la realizzazione delle attività, anche laddove i costi sostenuti per la relativa redazione non rientrassero tra le spese progettuali.
34 - (D) 3° BANDO DUC:
L’articolo 5.4 del bando prevede che “Le prestazioni sono ammissibili solo se rese da imprese e società iscritte al registro della C.C.I.A.A. ed aventi l’espressa indicazione nel certificato camerale dell’attività svolta che dovrà essere conforme alla prestazione richiesta.”
Il DUC vorrebbe affidare la gestione del servizio di delivery a dei fattorini con contratti di collaborazione, ma gli stessi non risultano iscritti in CCIAA. La spesa è rendicontabile?
Qualora fosse individuato un servizio di delivery (quali ad esempio Deliveroo, Just-Eat o Glovo), quale sarebbe il codice Ateco da verificare?

(R)
Non è ammissibile la spesa sostenuta da soggetti non iscritti in Camera di Commercio.
In questo caso il servizio dovrà essere affidato ad un soggetto iscritto in CCIAA con idoneo codice Ateco (ad esempio: 82.99.99 “altri servizi di sostegno alle imprese nca” o 53.20.00 “altre attività postali e di corriere senza obbligo di servizio universale”).
Nel caso si tratti di App di Delivery, il codice Ateco corrispondente è il 62.01 “produzione di software non connesso all’edizione” oppure 47.91.1 “commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via Internet”.
33 - (D) 3° BANDO DUC:
Un Comune, rientrante nella fascia di popolazione B, potrebbe usufruire dell’incremento sulla spesa E, ma la voce e2-bis (30.000€) è di pari importo a quella e2 (30.000€), quindi non c’è alcuna maggiorazione?

(R)
Il Comune in questione che ha già partecipato al 2° bando DUC non può accedere nuovamente alle spese di gestione (voce A), ma può avere un incremento (E-bis) aggiuntivo alle spese per i servizi comuni (voce E). Nelle spese progettuali potrà, quindi, essere chiesto un contributo per la realizzazione dei servizi comuni ammissibile fino all’importo di 60.000€ (30.000€ e2 + 30.000€ e2-bis).
Il termine “elevabile” deve essere inteso come “aggiuntivo” rispetto alla voce di spesa E.
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