Codice |
468 |
Denominazione Figura |
Responsabile dell’interpretazione, esecuzione e accompagnamento musicale al pianoforte e del coordinamento di complessi orchestrali e/o vocali. |
Denominazione Sintetica |
Maestro collaboratore |
Settori di riferimento |
spettacolo |
Ambito di attività |
progettazione, ricerca e sviluppo |
Livello di complessità |
gruppo-livello C |
Descrizione |
Il maestro collaboratore è in grado di leggere, eseguire e interpretare la scrittura musicale al pianoforte, soprattutto in relazione alle esigenze e alle caratteristiche tecniche del canto e del teatro d’opera e delle professionalità ad esso collegate. È un musicista che svolge la propria attività prevalentemente nell’ambito dello studio, della preparazione e della rappresentazione di opere, balletti e concerti. A seconda dell’organizzazione della struttura in cui opera, della complessità dello spettacolo e del numero di artisti coinvolti, può ricoprire diversi ruoli: pianista (di sala, accompagnatore per la danza, accompagnatore del coro e preparatore di spartito o spartitista), maestro collaboratore di palcoscenico, maestro suggeritore e maestro alle luci. All’occorrenza dirige complessi orchestrali e corali collocati in quinta sincronizzandosi con il tempo musicale dell’orchestra in buca e durante le prove di scena. In caso di assenza del direttore d’orchestra (o di un suo assistente), lo sostituisce dirigendo la prova. Questa molteplicità di funzioni ed esigenze comporta spesso la presenza di più maestri collaboratori all’interno del medesimo spettacolo. Il maestro collaboratore possiede una preparazione musicale teorico-pratica e una conoscenza del repertorio vocale (di genere operistico e sacro, con organico cameristico e sinfonico-corale) e di balletto. È capace di leggere a prima vista lo spartito e di eseguire una partitura nella scrittura pianistica. Conosce le lingue straniere e ha ottime capacità relazionali e di comunicazione. Può anche esibirsi come solista e/o far parte di un ensemble o di un’orchestra. |
Tipologia Rapporti di lavoro |
Può lavorare in qualità di libero professionista, come dipendente o come collaboratore a progetto per spettacoli e festival presso teatri, sale da concerto, studi di registrazione radio-televisivi, set cinematografici, scuole, enti deputati allo sviluppo e alla diffusione delle arti performative. Può organizzare in proprio attività laboratori ali e corsi di pratica strumentale. Può essere assunto anche con contratti a tempo determinato o indeterminato. |
Collocazione contrattuale |
Si applica il contratto di scrittura individuale secondo le regolamentazioni previste dal CCNL di riferimento. Può lavorare a contratto presso enti pubblici e privati. |
Collocazione organizzativa |
Lavora generalmente con cantanti, spesso sotto la direzione di un direttore d’orchestra, di un regista e di un direttore artistico. Nelle attività di laboratorio e formazione può agire con un buon margine di autonomia. |
Opportunità sul mercato del lavoro |
La figura professionale può trovare la sua collocazione lavorativa presso orchestre, teatri, sale da concerto, festival o rassegne artistico-musicali, spettacoli di compagnia, cooperative, associazioni culturali e artistiche, studi di registrazione radio- televisivi, set cinematografici, scuole, villaggi turistici, etc. |
Percorsi formativi |
La professione presuppone un’approfondita conoscenza della musica da acquisire in via primaria attraverso un percorso formativo pluriennale in Conservatorio. Masterclass, workshop, work experience e corsi di alto perfezionamento professionale completano e arricchiscono il percorso formativo del maestro collaboratore professionista. |
Fonti documentarie |
Atlante Nazionale del Lavoro e delle Qualificazioni – ADA.20.29.77 - Esibizione musicale - ADA.20.29.74 - Direzione di orchestre e cori Repertorio regionale di riferimento: Lombardia. |
Indice di Occupabilità |
Nessun indice specificato per la figura selezionata. |