Dati completi della Figura professionale

Figura: 39 - Responsabile ai servizi di Prevenzione e Protezione


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Denominazione Qualificazione/Percorso Responsabile ai servizi di Prevenzione e Protezione
Codice 39
Qualificazione/Percorso Percorso
Settori di riferimento ambiente ecologia e sicurezza
Livello EQF 0
Normativa Riferimento D.lgs. 9 aprile 2008 n. 81; Accordo stato regioni 26 gennaio 2006; D.G.R. n. 1899 del 11 dicembre 2006
Descrizione Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione è la persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all¿articolo 32 del D.lgs. 81/08 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi
Soggetto Attuatore Sono individuate due tipologie:
Tipologia I:
Soggetti riconosciuti "ope legis" che non necessitano di autorizzazione o di accreditamento regionale, in quanto legittimati istituzionalmente alla realizzazione dei percorsi:
A.
- Regioni e Province autonome;
- Università
- ISPESL
- INAIL
- Istituto Italiano di medicina sociale
- Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubbico e della difesa civile
- Amministrazione della Difesa
- Scuola superiore della P.A.
- Associazioni sindacali dei datori di lavoro o dei lavoratori
- Organismi paritetici
B. soggetti che possono svolgere attività di formazione limitatamente al proprio personale (collocato a livello centrale e periferico):
- Ministero del Lavoro e delle politiche sociali
- Ministero delle attività produttive
- Ministero dell'interno: Dipartimento degli affari interni e Dipartimento di Pubblica sicurezza
- Formez
- Istituzioni scolastiche statali delle seguenti categorie (Istituti tecnici: industriali, aeronautici, professionali per l'industria e l'artigianato, agrari, per l'agricoltura, nautici, per le attività marinare)
- ordini e collegi professionali limitatamente ai propri iscritti.
Tutti i soggetti della tipologia I possono realizzare la formazione direttamente o avvalendosi di soggetti formatori esterni in possesso dei requisiti previsti per i soggetti di tipologia II e nel rispetto della normativa regionale in materia di formazione professionale.
Le Associazioni sindacali e gli organismi paritetici possono attuare la formazione direttamente o avvalendosi esclusivamente di strutture formative di loro diretta ed esclusiva emanazione, per le quali non vengono richiesti i requisiti di cui alle lettere a), b) e c) punto 4.2.2. dell'Accordo Stato Regioni del 2006.
Tipologia II:
Soggetti accreditati in Regione Puglia secondo il dispositivo di accreditamento di cui alla Dgr 281/2004 e s.m.i. per una o più delle seguenti macratipologie: formazione superiore, formazione continua, apprendistato professionalizzante,
- che dimostrino di avere esperienza formativa o professionale almeno biennale nella prevenzione e sicurezza sul lavoro
- che dispongano di docenti con esperienza almeno biennale in materia di prevenzione e sicurezza.
Gli stessi requisiti di accreditamento e di esperienza formativa/professionale riferiti sia alla struttura che ai docenti sono richiesti anche agli organismi di formazione esterni coinvolti nella realizzazione dei corsi da parte sia dei soggetti formatori rientranti nella tipologia I, che da quelli “accreditati” (tipologia II)
Altre Modalità descrittive dello standard formativo Il percorso è articolato in moduli secondo gli standard orari e di contenuti definiti dall'Accordo del 2006.
MODULO A: è inteso come formazione di base propedeutica, finalizzata alla conoscenza della normativa generale e specifica di riferimento in tema di igiene e sicurezza del lavoro, nonché della identiifcazione dei pericoli e classificazione dei rischi necessaria per la redazione del documento di valutazione dei rischi e a garantire una buona organizzazione e gestione del Sistema di Prevenzione e Sicurezza.
MODULO A1 (4 ore)
- L'approccio alla prevenzione attraverso il D.Lgs. n. 626/1994 e s.m.i. per un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori: la filosofia del D.Lgs. n. 626/1994 e s.m.i. in riferimento alla organizzazione di un Sistema di Prevenzione aziendale, alle procedure di lavoro, al rapporto uomo-macchina e uomo ambiente/sostanze pericolose, alle misure generali di tutela della salute dei lavoratori e alla valutazione dei rischi.
- Il sistema legislativo (esame delle normative di riferimento): la gerarchia delle fonti giuridiche; le Direttive Europee; la Costituzione, Codice Civile e Codice Penale; l'evoluzione della normativa sulla sicurezza e igiene del lavoro; Statuto dei lavoratori e normativa sulla assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e malattie professionali; il D.Lgs. n. 626/1994 e s.m.i.: l'organizzazione della prevenzione in azienda, i rischi considerati e le misure preventive esaminati in modo associato alla normativa vigente collegata; la legislazione relativa a particolari categorie di lavoro: lavoro minorile, lavoratrici madri, lavoro notturno, lavori atipici, etc.; le norme tecniche UNI, CEI e loro validità.
MODULO A2 (4 ore)
- I soggetti del Sistema di Prevenzione aziendale secondo il D.Lgs. n. 626/1994 e s.m.i. (i compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali): il Datore di lavoro, i Dirigenti e i Preposti; il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), gli Addetti del SPP; il Medico Competente (MC); il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST); gli Addetti alla prevenzione incendi, evacuazione dei lavoratori e pronto soccorso; i Lavoratori; i Progettisti, i Fabbricanti, i Fornitori e gli Installatori; i Lavoratori autonomi.
- Il sistema pubblico della prevenzione: vigilanza e controllo; il sistema delle prescrizioni e delle sanzioni; le omologazioni, le verifiche periodiche; informazione, assistenza e consulenza; Organismi paritetici e Accordi di categoria.
Modulo A3 (4 ore)
- Criteri e strumenti per la valutazione dei rischi: concetti di
pericolo, rischio, danno, prevenzione; principio di precauzione,
attenzione al genere, clima relazioni aziendali, rischio di molestie e mobbing; analisi infortuni (cause, modalità di accadimento, indicatori, analisi statistica e andamento nel tempo, registro infortuni; le fonti statistiche (strumenti e materiale informativo disponibile); informazione sui criteri, metodi e strumenti per la valutazione dei rischi (linee guida regionali, linee guida CEE, modelli basati su check list, Norma UNI EN 1050/98 ecc.).
- Documento di valutazione dei rischi: contenuti e specificità (metodologia della valutazione e criteri utilizzati); individuazione e quantificazione dei rischi, misure di prevenzione adottate o da adottare; priorità e tempistica interventi di miglioramento; definizione di un sistema per il controllo della efficienza e della efficacia nel tempo delle misure attuate.
MODULO A4 (4 ore)
- La classificazione dei rischi in relazione alla normativa: rischio da ambienti di lavoro; rischio elettrico; rischio meccanico, macchine, attrezzature; rischio movimentazione merci (apparecchi di sollevamento, mezzi di trasporto); rischio cadute dall'alto; le verifiche periodiche obbligatorie di apparecchi e
impianti.
- Rischio incendio ed esplosione: il quadro legislativo antincendio e C.P.I.; gestione delle emergenze elementari.
Modulo A5 (4 ore)
- La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa
normativa di salute e sicurezza (I): principali malattie professionali; rischio cancerogeni e mutageni; rischio chimico; rischio biologico; tenuta dei registri di esposizione dei lavoratori alle diverse tipologie di rischio che li richiedono.
Modulo A6 (4 ore)
- La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa
normativa di salute e sicurezza (II): rischio rumore; rischio vibrazioni; rischio videoterminali; rischio movimentazione manuale dei carichi; rischio da radiazioni ionizzanti e non ionizzanti; rischio da campi elettromagnetici; il microclima; l'illuminazione.
Modulo A7 (4 ore)
- Le ricadute applicative e organizzative della valutazione del rischio: il piano delle misure di prevenzione; il piano e la gestione del pronto soccorso; la sorveglianza sanitaria (definizione della necessità della sanitaria, specifiche tutele per le lavoratrici madri, minori, invalidi, visite mediche e giudizi di idoneità, ricorsi); i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): criteri di scelta e di utilizzo; la gestione degli appalti; la informazione, la formazione e l'addestramento dei lavoratori (nuovi assunti, RSPP, RLS, RLST, addetti alle emergenze,aggiornamento periodico).

MODULO B: è relativo al corso di formazione che tratta la natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro, correlati alle specifiche attività lavorative. La durata è variabile dalle 12 alle 68 ore a seconda del macrosettore di riferimento come dettagliato nei prospetti 1 e 2 di cui all'Allegato A2 dell'Accordo 2407/2006.
Contenuti dei corsi (per ogni macro-settore sono indicati i principali argomenti relativi ai diversi comparti che lo compongono): rischi legati alla presenza di cancerogeni o mutageni; rischi chimici; rischi biologici; rischi fisici; rischi legati alla organizzazione del lavoro; rischio infortuni; rischio esplosioni; sicurezza antincendio; dispositivi protezione individuale-DPI.
Durante lo svolgimento del Modulo B è obbligatorio lo svolgimento di verifiche intermedie nella forma di test o soluzione di casi.

Per coloro che sono in possesso di laurea triennale in Ingegnerie della sicurezza e protezione, Scienze della sicurezza e protezione, Tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, è possibile l'esonero dalla frequenza dei moduli A e B.

MODULO C: è inteso come formazione integrativo-specialistica mirata a sviluppare il ruolo di Responsabile della gestione-coordinamento delle figure professionali di riferimento con cui intrattiene le relazioni al fine di supportare il datore di lavoro e concorrere al buon funzionamento del ¿sistema sicurezza¿.
MODULO C1 (8 ore)
- Organizzazione e sistemi di gestione: la valutazione del rischio come: a) processo di pianificazione della prevenzione, b) conoscenza del sistema di organizzazione aziendale come base per l'individuazione e l'analisi dei rischi, c) elaborazione di metodi per il controllo della efficacia ed efficienza nel tempo dei provvedimenti di sicurezza presi;
Il sistema di gestione della sicurezza: linee guida UNIINAIL, integrazione confronto con norme e standard (OSHAS 18001, ISO, ecc.); Il processo del miglioramento continuo; Organizzazione e gestione integrata delle attività tecnico- amministrative (capitolati, percorsi amministrativi, aspetti economici).
MODULO C2 (4 ORE)
- Il sistema delle relazioni e della comunicazione: Il sistema delle relazioni: RLS, Medico competente, lavoratori, datore di lavoro, enti pubblici, fornitori, lavoratori autonomi, appaltatori, ecc.; gestione della comunicazione nelle diverse situazioni di lavoro; metodi, tecniche e strumenti della comunicazione; gestione degli incontri di lavoro e della riunione periodica; negoziazione e gestione delle relazioni sindacali.
- Rischi di natura psicosociale: elementi di comprensione e differenziazione fra stress, mobbing e burn-out; conseguenze lavorative dei rischi da tali fenomeni sulla efficienza organizzativa, sul comportamento di sicurezza del lavoratore e sul suo stato di salute; strumenti, metodi e misure di prevenzione; analisi dei bisogni didattici.
MODULO C3 (4 ore)
- Rischi di natura ergonomica: l'approccio ergonomico nell'impostazione dei posti di lavoro e delle attrezzature; l'approccio ergonomico nell'organizzazione aziendale; l'organizzazione come sistema: princìpi e proprietà dei Sistemi.
MODULO C4 (8 ore)
- Ruolo dell'informazione e della formazione: dalla valutazione dei rischi alla predisposizione dei piani di informazione e formazione in azienda (D.Lgs. n. 626/1994 e altre direttive europee); le fonti informative su salute e sicurezza del lavoro; metodologie per una corretta informazione in azienda (riunioni, gruppi di lavoro specifici, conferenze, seminari informativi, ecc.); strumenti di informazione su salute e sicurezza del lavoro (circolari, cartellonistica, opuscoli, audiovisivi, avvisi, news, sistemi in rete, ecc); elementi di progettazione didattica (analisi dei fabbisogni, definizione degli obiettivi didattici, scelta dei contenuti in funzione degli obiettivi, metodologie didattiche, sistemi di valutazione dei risultati della formazione in azienda).

Durante lo svolgimento del Modulo C è obbligatorio lo svolgimento di verifiche intermedie nella forma di test, soluzioni di casi, simulazioni di riunioni di lavoro. Durante il corso occorre inoltre somministrare test specifici (a risposta multipla chiusa) sui contenuti dei moduli A e B ai partecipanti che siano stati esonerati dalla frequenza degli stessi.

Per tutti i moduli si suggeriscono metodologie didattiche che privilegiando le esperienze lavorative dei partecipanti favoriscano lo sviluppo di un processo di analisi, riflessione e concettualizzazione delle esperienze (es. lezioni frontali, analisi di casi, simulazioni, confronto tra esperienze personali, produzione di elaborati individuali e di gruppo, ecc.). E' escluso il ricorso alla formazione a distanza.
Per quanto riguarda le modalità organizzative si fa riferimento agli indirizzi specificati al paragrafo 2.1 dell¿Accordo del 2006.

Obbligo di frequenza in misura non inferiore al 90% del monte ore complessivo.
Il riconoscimento di crediti formativi avviene secondo i criteri di cui al paragrafo 9 della Dgr 1899/2006.
Requisiti di ingresso Modulo A: Diploma di Istruzione Secondaria Superiore

Modulo B: Attestato di frequenza con verifica dell'apprendimento rispetto al Modulo A

Modulo C: Attestato di frequenza con verifica dell'apprendimento rispetto al Modulo A;
oppure
Possesso di una delle lauree specificate al comma 6 art. 2 del D.Lgs. 195/03

Durata Percorso Modulo A: 28 ore (alle quali vanno aggiunte le ore per la verifica finale, da quantificare in funzione delle tipologie della verifica finale).
Modulo B: variabile dalle 12 alle 68 ore (alle quali vanno aggiunte le ore previste per la verifica finale da quantificare in relazione alla tipologia di verifica).
Modulo C: 24 ore (alle quali vanno aggiunte le ore per la verifica finale, da quantificare in funzione del numero di candidati e della durata minima della verifica individuale)
Requisiti Docenti Esperienza almeno biennale in materia di prevenzione e sicurezza
Modalità di Realizzazione delle Verifiche Finali Modulo A: test di accertamento delle conoscenze acquisite, finalizzato a conseguire l'idoneità alla prosecuzione della formazione, da elaborare a cura del soggetto formatore, che si avvarrà del gruppo docente supportato dal coordinatore/tutor del corso.

Modulo B: verifiche obbligatorie alle fine del modulo che dovranno svolgersi secondo 2 modalità anche integrate tra loro: 1) simulazione obbligatoria, finalizzata a misurare le competenze tecnico-professionali in situazione lavorativa;
2) colloquio o test, finalizzato a verificare le competenze cognitive relative alla normativa vigente.

Modulo C: verifiche obbligatorie finali da attuarsi tramite colloquio obbligatorio per la valutazione della consapevolezza del ruolo e delle competenze relazionali, organizzative, gestionali e di coordinamento.

La Commissione è composta esclusivamente da docenti interni ed è costituita per ogni modulo al fine di accertare il livello di apprendimento.
Certificazione Rilasciata Attestato di frequenza
Specificazione della Certificazione Rilasciata Al termine di ciascun modulo il soggetto formatore rilascia un "Attestato di Frequenza con verifica dell'apprendimento" secondo i modelli allegati alla DGR 1899/2006.

La certificazione al termine del Modulo A certifica la frequenza (almeno il 90% del monte ore) e l'idoneità, ove riscontrata, a frequentare i moduli di specializzazione (Modulo B e Modulo C) per ogni macrosettore.

L'esito positivo della verifica finale al termine del Modulo B e la frequenza (almeno il 90% del monte ore) comportano il conseguimento dell'Attestato di Frequenza con verifica dell'apprendimento, che dovrà riportare il macrosettore di riferimento.
Il credito ottenuto con la frequenza del modulo B (certificata nell'attestato finale), ha validità quinquennale, anche per l'eventuale nomina in altra azienda purché sia dello stesso macrosettore.

L'esito positivo della verifica finale al termine del Modulo C e la frequenza (almeno il 90% del monte ore) comportano il conseguimento dell'attestato di frequenza con verifica dell'apprendimento.
Il conseguimento del modulo è valevole per qualsiasi macrosettore di attività (ATECO)
Autorità Competente al Rilascio Regione/Soggetto attuatore
Note Per i soggetti di cui alla tipologia II della Dgr 1899/2006 i corsi sono autorizzati dalla Regione Puglia, Settore Formazione e Orientamento.
Con riferimento al Modulo B è obbligatoria la partecipazione, con cadenza quinquennale, a corsi di aggiornamento finalizzati a mantenere alto il livello professionale.
La durata varia a seonda del macrosettore ATECO di appartenenza:
- macrosettori 3, 4, 5, 7: 60 ore complessive anche se l'incarico è riferito a più settori e anche distribuite nel quinquennio;
- macrosettori 1, 2, 6, 8, 9: 40 ore complessive anche se l'incarico è riferito a più settori e anche distribuite nel quinquennio.
Con riguardo ai contenuti occorre far riferimento oltre ai contenuti dei moduli didattici dei singoli macrosettori anche ai seguenti elementi: settore produttivo di riferimento, novità normative nel frattempo eventualmente intervenute in materia, innovazioni nel campo delle misure di prevenzione.
L'obbligo di frequenza è in misura non inferiore al 90% sia del monte ore complessivo che delle singole quote orarie annuali su cui l'aggiornamento viene eventualmente diluito. Al termine delle tranche di formazione il soggetto formatore verifica le competenze acquisite dai partecipanti ai fini del monitoraggio del livello di apprendimento del gruppo-classe; a conclusione del percorso viene rilasciato l'attestato di frequenza che deve riportare il macrosettore di riferimento.
Ai fini della decorrenza dell'obbligo di aggiornamento occorre far riferimento alle disposizioni contenute nel paragrafo 5 della Dgr 1899/2006.

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ISTAT Professioni 2011
3.2.1.5.1 - Tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro
ATECO 2007
74.90.2 - Consulenza in materia di sicurezza

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