Codice |
435 |
Denominazione Figura |
Tecnico per la gestione sostenibile della filiera orticola di qualità in pieno campo e in ambiente protetto (serra) |
Denominazione Sintetica |
Tecnico per la gestione sostenibile della filiera orticola di qualità in pieno campo e in ambiente protetto (serra) |
Settori di riferimento |
agricoltura zootecnia silvicoltura e pesca |
Ambito di attività |
produzione di beni e servizi |
Livello di complessità |
gruppo-livello B |
Descrizione |
Opera in tutte le fasi della filiera orticola, per la conduzione delle coltivazioni orticole, si occupa delle operazioni colturali, preparazione del terreno, semina, trapianti, lavorazioni del terreno, concimazione, irrigazione e protezione integrata, manutenzione ordinaria degli impianti di irrigazione, raccolta e prima selezione dei prodotti orticoli. |
Tipologia Rapporti di lavoro |
Opera prevalentemente sotto forma di lavoro dipendente in aziende di settore, anche se non sono escluse forme di lavoro autonomo. |
Collocazione contrattuale |
CCNL per i Quadri e gli Impiegati agricoli, integrato dal Contratto Regionale |
Collocazione organizzativa |
Opera in maniera autonoma, in un ambito organizzativo sia autonomo, sia alle dipendenze di un caposquadra o di un responsabile di settore
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Opportunità sul mercato del lavoro |
L’Italia è un paese tradizionalmente orticolo. I dati parlano di consumo procapite annuale d'ortofrutticoli in Italia di 337 kg (210 ortaggi) contro una media CE di 200 kg. L’orticoltura è concentrata in zone costiere e collinari a clima mite e con terreni fertili sabbiosi o sabbiosolimosi. La raccolta meccanica riguarda solo il caso di colture industriali come pisello, fagiolo, cipolle, patate e pomodoro. Il comparto dunque richiede figure ad alta specializzazione lungo l’intera filiera del processo produttivo. Nel caso specifico della Puglia l’orticoltura rappresenta un comparto fondamentale dell’agricoltura pugliese contribuendo con una quota di oltre il 30% alla formazione del valore aggiunto delle coltivazioni agricole regionale. Con una superficie investita a ortaggi di circa 105 mila ha, interessa il 7,3% della SAU regionale e coinvolge oltre 7.200 aziende. La spiccata vocazione pedoclimatica, la flessibilità e la tradizione dell’orticoltura pugliese consentono la specializzazione per un’ampia gamma di specie, con elevati livelli produttivi e qualitativi. |
Percorsi formativi |
Possesso del titolo di istruzione secondaria superiore di perito agrario o agrotecnico; può essere elemento qualificante aver frequentato corsi di formazione post diploma specifici. |
Fonti documentarie |
Focus Group e Tavoli Tematici su Agroalimentare della Regione Puglia |
Indice di Occupabilità |
Nessun indice specificato per la figura selezionata. |