Codice |
86 |
Denominazione Figura |
responsabile della regia teatrale, cinematografica, televisiva |
Denominazione Sintetica |
regista |
Settori di riferimento |
spettacolo |
Ambito di attività |
progettazione, ricerca e sviluppo |
Livello di complessità |
gruppo-livello C |
Descrizione |
È un professionista in grado di raccontare una storia per immagini, utilizzando l'apparato tecnico cinematografico, teatrale o televisivo, per declinare le proprie esigenze espressive. Nel lavoro di regia è responsabile e coordinatore della realizzazione di film, spettacoli teatrali e programmi televisivi, rivestendo un ruolo di guida tecnico-artistica e organizzativa rispetto alle diverse figure professionali coinvolte nel processo di produzione. Nelle produzioni televisive e cinematografiche ad alto contenuto tecnologico può essere affiancato da un esperto di tecnologie informatiche che contribuisce alla produzione con strumenti e linguaggio multimediali. |
Tipologia Rapporti di lavoro |
L'attività è svolta generalmente in maniera autonoma, attraverso incarichi o contratti professionali a tempo determinato, legati a singole produzioni o a collaborazioni più ampie, sia nel pubblico che nel privato. Questa figura può essere talvolta anche l'autore dei testi che mette in scena (autore teatrale) o dei film e degli spettacoli televisivi di cui realizza la regia, rientrando così nel regime di tutela del diritto d'autore. Può inoltre essere chiamata a rivestire il ruolo di direttore artistico per teatri stabili, per rassegne teatrali o cinematografiche. |
Collocazione contrattuale |
È generalmente lavoratore autonomo, che opera nell'ambito di grosse organizzazioni, imprenditoriali e non (società di produzione cinematografiche, televisive, pubblicitarie e dello spettacolo in genere, Enti teatrali, Fondazioni ecc). Soprattutto se affermato, è vincolato al produttore da un contratto di lavoro artistico (di scrittura, o di scrittura artistica o di lavoro teatrale) in quanto svolge un'attività creativa, direttiva e di coordinamento delle altrui attività lavorative, senza ingerenza da parte del produttore, che non sia la pretesa del risultato pattuito. Si tende ad escludere un vincolo di subordinazione, pertanto possono legittimamente ricorrere le forme del contratto d'opera, di società e di associazione in partecipazione. Non si rilevano contratti collettivi di riferimento se non il CCNL per attori, tecnici, ballerini, professori d'orchestra, coristi, scritturati da teatri stabili e dalle compagnie professionali teatrali di prosa, commedia musicale, rivista ed operetta (23 ottobre 1987). Il documento regolamenta la stipula di contratti di scrittura individuale senza definire livelli e categorie. |
Collocazione organizzativa |
Oltre che nelle grandi realtà produttive, pubbliche e private, l'attività si svolge prevalentemente in strutture piccole e medie del settore pubblico o privato: associazioni, fondazioni, compagnie teatrali, emittenti televisive locali, studi televisivi e cinematografici ecc. La figura opera in stretto contatto con la produzione, rispetto alla quale gli spazi d'autonomia sono variabili in relazione a fattori come la notorietà e la personalità della figura stessa, la tipologia e l'importanza del lavoro. |
Opportunità sul mercato del lavoro |
I più ampi spazi di inserimento sono individuabili in ambito televisivo e pubblicitario. Una buona capacità di autopromozione, coltivata attraverso reti di contatto aperte, l'impegno a proporsi con costanza e la disponibilità (prestandosi ad esperienze artistiche ed organizzative in varie attività del settore) costituiscono condizioni facilitanti. |
Percorsi formativi |
Se è utile una formazione iniziale orientata al mondo del teatro, del cinema o dello spettacolo, è poi necessario un percorso di specializzazione che permetta di entrare in contatto diretto con uno degli ambiti professionali del settore (cinema, teatro, televisione, pubblicità ecc.). Poiché il bagaglio culturale di questa figura è necessariamente ampio e articolato è raccomandata una laurea in discipline letterarie, cinematografiche o teatrali, oltre ad un'ampia formazione sul campo, come assistente alla regia o aiuto regista, e la partecipazione a corsi di formazione specialistica organizzati dalle scuole pubbliche (Accademia Nazionale d'arte drammatica "Silvio D'Amico" Roma) o private più rappresentative a livello nazionale. I percorsi di carriera, riferiti in particolare al mondo cinematografico, possono variare passando attraverso l'esperienza di assistenti alla regia, aiuto registi, direttori della fotografia, o anche attori, approdando poi alla regia con lo specifico bagaglio di esperienza. Tra le figure che lo supportano ricordiamo l'assistente volontario alla regia, l'assistente alla regia (più d'uno in ogni produzione importante) e l'aiuto alla regia. Operando in queste mansioni si possono maturare importanti esperienze formative che permettono di conoscere da vicino il lavoro di regia (per affiancamento). |
Fonti documentarie |
Repertorio Regionale delle Figure Professionali della Regione Toscana |
Indice di Occupabilità |
Nessun indice specificato per la figura selezionata. |