Bando PIA - Turismo - FAQ

 

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  - (D) Il quesito verte sulle caratteristiche del soggetto beneficiario. Nel caso di presentazione della domanda da parte di una impresa il cui capitale sociale è detenuto da una media impresa per un valore superiore al 25% del CS, il requisito previsto all'rt. 5 comma 3 "di aver registrato un fatturato non inferiore a 8 milioni di euro nell'esercizio precedente" deve essere in capo all'impresa che presenta la domanda ovvero può essere dimostrato dal fatturato registrato dall'impresa collegata?

(R)
Il requisito del fatturato di 4 milioni di euro, registrato nell'esercizio precedente la presentazione dell’istanza di accesso, viene verificato in capo all’impresa che presenta e sottoscrive l’istanza di accesso.
  - (D) Una impresa turistica che esercita da anni l’attività alberghiera in una masseria, con una capacità ricettiva superiore a 7 camere, ha in programma un investimento per l’ammodernamento della struttura ricettiva al fine dell’innalzamento degli standard di qualità, chiede di conoscere:
1. se tale investimento sia ammissibile alle agevolazioni del PIA Turismo e,
2. se tale investimento concorre alla quota d’investimenti in strutture connesse, di cui all’Art. 5 del Regolamento Regionale del 20 febbraio 2012 n. 4, che, tra gli investimenti in strutture connesse, prevede il Recupero immobili di pregio

(R)
L’investimento descritto non si configura come struttura connessa in quanto trattasi di edificio rurale già recuperato e rifunzionalizzato a struttura ricettiva.
Pertanto, l’ammodernamento della struttura ricettiva esistente può essere ammissibile in un più ampio programma di investimenti, che preveda la realizzazione di strutture connesse per almeno il 40% del valore complessivo del Programma integrato di investimenti PIA Turismo.
  - (D) Si richiede se un costituendo Consorzio composto da n. 3 PMI che hanno registrato un livello di fatturato di almeno 4 milioni di euro nell’esercizio precedente l’invio dell’istanza di accesso, possa avanzare domanda di agevolazioni PIA Turismo nell’ipotesi in cui delle n. 3 imprese, soltanto due di esse prevedono la realizzazione di investimenti.

(R)
Ai sensi del comma 2 dell’art. 6 dell’Avviso Pubblico, in caso di Consorzio, qualora l’investimento venga realizzato dalle singole imprese consorziate, l’importo dell’intervento riferito a ciascuna di esse deve essere almeno di € 500.000,00. In altri termini, nel caso specifico, ciascuna impresa che partecipa alla costituzione del Consorzio deve realizzare investimenti per almeno 500 mila euro. Pertanto, nella fattispecie illustrata, il Costituendo Consorzio non può avanzare istanza di accesso.
1 - (D) Come sono identificate le "aree urbane degradate e/o inquinate" e le "aree produttive da riqualificare" da destinare alla realizzazione di strutture ricettive, congressuali, sportive, culturali e/o ricreative? Esiste un riferimento normativo?

(R)
Gli investimenti per strutture connesse di cui al punto v. del comma 2 dell’articolo 4 dell’Avviso (recupero di aree urbane degradate e/o inquinate e di aree produttive da riqualificare, da destinare alla realizzazione di strutture ricettive, congressuali, sportive, culturali e/o ricreative), riguardano:
- opifici e/o aree già destinate ad attività produttive ricadenti nel “perimetro urbano” (individuato dallo strumento urbanistico vigente), ovvero in aree destinate agli insediamenti produttivi (PIP – agglomerati industriali);
- cave dismesse, fatta salva l’inammissibilità delle spese sostenute in ottemperanza degli obblighi derivanti da autorizzazioni rilasciate ai sensi della L.R. n. 37 del 22 maggio 1985;
- aree comprese nell’elenco dei siti inquinati di cui al par. 5.2 del Piano Regionale delle Bonifiche pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 127 del 19-8-2009;
- aree individuate dai Comuni come eleggibili quali Zone Franche Urbane ai sensi della delibera CIPE n.5/2008 del 30 gennaio 2008 e della Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 141080 del 26 giugno 2008.
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