Bando Contratti di Programma - FAQ
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56 - (D) Nel caso di gruppo con un solo bilancio consolidato approvato come si ritiene si debba procedere con la domanda di agevolazione in merito ai punti che seguono.
1. I bilanci da allegare sono quelli della singola azienda che presenta domanda (che appartiene al gruppo)? E magari si allega anche il consolidato per ulteriore informazione? 2. Le altre aziende facenti parte del gruppo che partecipano all'investimento che singolarmente sono piccola azienda, ma nel gruppo grande avrebbero i parametri di agevolazione della piccola oppure della grande? 3. Le percentuali di aiuto sono da intendere come ESL ovvero ESN? 4. Quali sono i tempi di realizzazione dell'investimento? Ovvero entro quanti anni sarà necessario chiudere il progetto? (R) 1. Sì. Inoltre, per ulteriore informazione può essere inviato anche il bilancio consolidato. Si precisa che, nel caso in cui il bilancio dell’esercizio precedente non risulti ancora approvato, si ritiene che l’impresa possa presentare istanza di accesso, a condizione che presenti una bozza di bilancio dell’esercizio precedente cui si riferisce, accompagnata da una dichiarazione del Presidente del Collegio Sindacale attestante la corrispondenza dei dati riportati con le scritture contabili. Resta inteso che ai fini del proseguimento dell’iter è necessario che, una volta approvato, il bilancio dell’esercizio precedente cui si riferisce deve essere tempestivamente trasmesso e deve confermare i dati riportati nella bozza presentata. 2. In tal caso, le intensità di aiuto per le agevolazioni concedibili alle PMI aderenti sono quelle riferite alla grande impresa. 3. Le percentuali di aiuto sono da intendere come ESL. 4. La Regione Puglia si attende che i progetti abbiano una durata compatibile con i tempi della formalizzazione delle risorse finanziarie impegnate. Pertanto, i progetti, auspicabilmente, non dovranno superare i 18/24 mesi di realizzazione. In ogni caso, il Contratto di Programma, dopo la fase di negoziazione, fisserà puntualmente e inderogabilmente la durata delle singole iniziative. |
55 - (D) Ho letto nellle FAQ che una grande azienda può presentare anche un progetto di RI e SS senza investimenti in attivi materiali. In questo caso: 1) a quanto può ammontare il massimo valore dei costi ammissibili del progetto? 2) Le % di co-finanziamento restano 50 % (RI) e 25 % (SS) a fondo perduto? 3) se l'ivestimento di ricerca necessitasse dell'acquisto di attrezzature tecniche e/o software e brevetti, queste andrebbero inserite nei costi di R&S o negli attivi materiali? 4) le consulenze connesse alle attività possono essere inserite? se si, fino a che massimale?
(R) 1. Le istanze di accesso devono riguardare progetti industriali di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi tra 10 milioni e 50 milioni di euro. 2. Sì. Si rammenta che l’articolo 7 del Bando “Contratti di Programma” precisa che per tali investimenti non sono ammesse le maggiorazioni previste dall’articolo 5 del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27/03/2008 e che le agevolazioni per gli investimenti in ricerca presentati da grandi imprese, non potranno superare, indipendentemente dall’ammontare dell’investimento ammissibile, l’importo di 3 milioni di euro. 3. Nell’ambito del progetto di ricerca, sono ammissibili anche i costi degli strumenti e delle attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo i principi della buona prassi contabile. 4. Nell’ambito del progetto di ricerca sono ammissibili anche le spese per consulenze, effettuate alle normali condizioni di mercato. Non sono previsti massimali. |
54 - (D) Qualora una PMI presentasse un progetto nell'ambito del bando, può comunque presentare un programma di investimento da realizzare sotto la responsabilità di una grande impresa nell'ambito del bando "Contratti di Programma Regionali"? Ovvero, c'è una incompatibilità o esclusione nella partecipazione ai due bandi?
(R) Ferme restando l’analisi dei requisiti richiesti per i diversi avvisi, la stessa impresa può presentare più iniziative, a condizione che i programmi di investimento siano inequivocabilmente distinti e che l’impresa dimostri la effettiva capacità tecnica, patrimoniale, economica e finanziaria per la realizzazione degli stessi. |
53 - (D) Secondo una vostra risposta relativamente alla data di avvio del programma d’investimento, “ I programmi di investimento devono essere avviati successivamente alla data della comunicazione da parte della Regione Puglia di ammissione alla fase di presentazione del progetto definitivo.”. Nel bando però NON si trova alcun riferimento a tale data. Come definirla, e conseguentemente come calcolare la tempistica (vedere tabella “Tempistica prevista” della sezione 2 – Sintesi iniziativa d’investimento )?
(R) La comunicazione della Regione relativa all’ammissione della proposta alla fase di presentazione del progetto definitivo dipende dall’esito e dai tempi dell’istruttoria della istanza di accesso. Ai fini del calcolo della tempistica prevista, si tenga presente che la Regione Puglia si attende che i progetti abbiano una durata compatibile con i tempi della formalizzazione delle risorse finanziarie impegnate. Pertanto, i progetti, auspicabilmente, non dovranno superare i 18/24 mesi di realizzazione. In ogni caso, il Contratto di Programma, dopo la fase di negoziazione, fisserà puntualmente e inderogabilmente la durata delle singole iniziative. |
52 - (D) Con riferimento ai criteri di selezione, relativamente al calcolo degli indici economici, non riusciamo a capire come valutare le ulteriori ipotesi verificabili rispetto a quelle ipotizzate.
(R) Con specifico riferimento al calcolo degli indici economici, il documento “Procedure e criteri per l’istruttoria e la valutazione delle istanze di accesso presentate nell’ambito del Titolo VI del Regolamento generale dei regimi di aiuto in esenzione”, pubblicato sul B.U.R.P. n. 191 del 10/12/2008, prevede l’assegnazione alle diverse classi di merito in funzione della positività ovvero della negatività degli indici. |