Distretti Urbani del Commercio - FAQ

 

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27 - (D) 3° BANDO DUC:
Se nessuno dei Comuni ha i requisiti per poter fare corsi di lingua (di cui alla voce di spesa d) i 10.000 € di contributo si perdono o si potrebbero sommare a qualche altra misura? Ad esempio, un’aggregazione della fascia B senza corsi di lingua, potrebbe ottenere un contributo massimo di 90.000 € o si può arrivare comunque a 100.000 €?


(R)
Nel caso un DUC o un’aggregazione di DUC non abbia i requisiti previsti da una voce di spesa per raggiungere il contributo massimo concedibile (nel caso in questione di € 100.000) potrà presentare un progetto esclusivamente nel limite ammissibile. (riprendendo la semplificazione proposta il contributo massimo concedibile è di 90.000 euro).
26 - (D) 3° BANDO DUC:
L’articolo 1.5 del bando prevede che possano partecipare “i Comuni che non abbiano ancora istituito un Distretto Urbano del Commercio e/o che non abbiano avuto accesso alle risorse finanziarie…”. Può partecipare quindi anche il DUC che non abbia ancora completato la costituzione?

(R)
No, come previsto al successivo art. 2.1 lettera a) è necessario che il DUC sia iscritto al Registro regionale dei DUC. Pertanto la costituzione del DISTRETTO dovrà essere perfezionata prima della presentazione della domanda.
25 - (D) 3° BANDO DUC:
Per Comuni che vogliono mantenere la propria individualità, è permessa la costituzione di nuovi DUC inferiori ai 25.000 abitanti?

(R)
SI. Il regolamento regionale n. 15/2011 prevede, all’articolo 3, la possibilità di costituzione di un DUC anche per comuni con popolazione residente inferiore a 25.000 abitanti. Tuttavia, al fine di favorire aggregazioni territoriali che ottimizzino l’efficacia delle azioni finanziate sulle risorse destinate ai DUC, il 3 bando regionale impone che il bacino territoriale minimo per la presentazione della domanda sia di 25.000 abitanti.
24 - (D) L’articolo 4.3 del secondo bando DUC, approvato con a.d. n°186/2018, stabilisce che “Le spese previste ai punti a), b) ed f) devono essere sostenute dall’Organismo Autonomo del DUC al quale il Comune trasferisce le relative somme”. Si chiede se è possibile trasferire al DUC anche la gestione delle altre voci di spesa (c, d, e, g, h, i).

(R)
Fermo restando il piano delle spese ammesse e la copertura della quota di cofinanziamento, il Comune che ha ricevuto la concessione provvisoria del contributo può trasferire al DUC anche le somme relative alle altre voci di spesa (c, d, e, g, h, i), o anche ad una sola di esse. Il Comune dovrà, pertanto, trasmettere alla pec servizio.attivitaeconomiche@pec.rupar.puglia.it la Deliberazione comunale di approvazione del trasferimento delle risorse e della relativa gestione al DUC.
23 - (D) Il Comune ha ricevuto la concessione del contributo a valere sul bando approvato con A.D. n. 158 del 06.12.2018 (2° bando DUC) e deve affidare gli incarichi per la direzione lavori sia per il recupero e la valorizzazione dei mercati rionali sia per interventi di riqualificazione urbana.
L’articolo 4.6 del bando prevede che “Le prestazioni sono ammissibili solo se rese da imprese e società iscritte al registro della C.C.I.A.A. ed aventi l’espressa indicazione nel certificato camerale dell’attività svolta che dovrà essere conforme alla prestazione richiesta” quindi il Comune dovrà individuare un professionista iscritto alla CCIAA?

(R)
Si precisa che tra le spese dell’articolo 4.6 non rientrano quelle indicate al successivo 4.7 (spese per studi, progettazione, spese generali e acquisizione di servizi comprendenti: direzione lavori, collaudi di legge, oneri per concessioni edilizie) rese da professionisti iscritti ad Albi Professionali per i quali non sussiste l’obbligo di iscrizione alla Camera di Commercio.
In ogni caso si rammenta che, ai sensi del citato articolo 4.7, “Le spese per studi, progettazione, spese generali e acquisizione di servizi comprendenti: direzione lavori, collaudi di legge, oneri per concessioni edilizie sono ammissibili fino ad un massimo del 10% dell’investimento complessivo ammissibile e non possono da sole costituire un programma organico e funzionale.”
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