PIA Piccole Imprese 2015 - FAQ

 

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  - (D) in merito al PIA Piccole imprese:
- dal momento della presentazione della domanda in fase di accesso, dopo quanto tempo la Regione Puglia invia l'esito della verifica?
- in caso di affitto di immobile/capannone, già in fase di accesso è necessario avere il contratto di affitto? o basta un accordo preliminare/ impegno di stipulare il contratto in caso di approvazione del progetto?

(R)
L’esito della verifica verrà comunicato mediante comunicazione regionale a mezzo PEC al termine della procedura istruttoria di valutazione. La tempistica è strettamente connessa alla correttezza formale e sostanziale dell’istanza di accesso presentata atteso che, nel corso dell’iter istruttorio, potrebbe rendersi necessario richiedere documentazione integrativa.
In fase di accesso è sufficiente un accordo tra le parti di impegno alla cessione dell’immobile a titolo di locazione. Tuttavia, si segnala che, così come riportato nella comunicazione di ammissione alla fase di presentazione del progetto definitivo, l’impresa, entro 150 giorni dalla ricezione a mezzo PEC della predetta comunicazione, dovrà presentare le relative autorizzazioni amministrative richieste per la realizzazione del programma di investimenti e, nel contempo, dovrà dimostrare di avere la disponibilità con atto registrato dell’immobile in cui si localizza il programma di investimenti.
  - (D) la procedura con consente la convalida della fase preliminare, forse perché non e' stata allegata la relazione urbanistica. ma non c'e' un facsimile nella modulistica. Si chiede il relativo facsimile. Inoltre si chiede se e' necessaria una certificazione per l'apporto di mezzi propri e di terzi per la parte non coperta dalle agevolazioni, e si chiede il relativo testo da far sottoscrivere ad Istituto bancario

(R)
Non esiste uno standard per la relazione del tecnico attesto che lo stesso deve attestare la cantierabilità (autorizzazioni, pareri e permessi necessari e tempistica per l’ottenimento) e compatibilità con gli strumenti urbanistici della sede individuata (i titoli devono essere citati) in relazione all’attività svolta ed all’intervento oggetto di agevolazione.
Relativamente alla previsione di copertura del programma di investimenti, l'impresa, in sede di istanza di accesso, non deve fornire verbali e/o delibere. Tale documentazione sarà richiesta nella seconda fase relativa al progetto definitivo.
  - (D) nel caso di un investimento riguardante la realizzazione di un capannone industriale da destinare esclusivamente a magazzino, ubicato accanto al preesistente capannone nel quale si svolgerà la produzione, rientrerebbe tra gli investimenti ammissibili e, in particolare, nella tipologia b) "ampliamento di unità produttive esistenti"?
Inoltre, siccome questo investimento (magazzino), prevede l'acquisto di un impianto di scaffalatura automatizzato e innovativo per ottimizzare lo stoccaggio, la gestione dei materiali e la logistica in generale, con conseguente assistenza tecnologica da parte del fornitore, addestramento del personale e ottimizzazione dei processi esistenti, tale investimento, si configurerebbe correttamente al fine di rispettare il requisito obbligatorio di integrazione con investimenti in innovazione tecnologica?

(R)
La realizzazione di un magazzino innovativo all’interno di un’unità locale in cui si svolge attività di produzione può qualificarsi quale ampliamento di unità produttiva esistente. Quanto agli aspetti connessi alla realizzazione di Servizi Innovativi, si segnala che non è possibile esprimere un parere senza conoscerne i contenuti innovativi del progetto. Tuttavia, si segnala di porre particolare attenzione in merito agli aspetti innovativi del progetto affinché gli stessi ricadano nell’ambito di quanto previsto dal documento “Strategia regionale per la specializzazione intelligente” (Smart Puglia 2020), approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 1732 del 1° agosto 2014 e s.m.i. e dal documento “La Puglia delle Key Enabling Technologies” - 2014 a cura di ARTI (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione della Regione Puglia) e l’iniziativa proposta sia riconducibile alle aree di innovazione indicate all’art. 4 dell’Avviso.
  - (D) Si chiede se, in fase di accesso, la documentazione relativa alla disponibilità della sede può essere rappresentata da un contratto preliminare di vendita sotto forma di scrittura privata (senza notaio), senza autentica delle firme e senza registrazione presso l’Agenzia delle Entrate, fermo restando che in fase di progetto definitivo sarà presentato l’atto notarile di compravendita registrato.

(R)
Si conferma che quanto proposto è fattibile.
Si coglie l’occasione per ribadire che nel caso in cui il contratto preliminare di acquisto preveda un anticipo del prezzo che si intende rendicontare nell’ambito del programma di investimenti, lo stesso deve essere a titolo di caparra confirmatoria, che deve risultare chiaramente dall’atto di acquisto e, pertanto, deve essere, ai fini del riconoscimento della spesa, restituita e ripagata a seguito dell’avvenuta ricezione della comunicazione di ammissione dell’istanza di accesso, secondo quanto stabilito dall’art. 1385 del codice civile.
  - (D) IL CODICE 38.32.30 E' AMMISSIBILE MA VORREI SAPERE SE ESISTONO LIMITAZIONE RELATIVE ALL'ORIGINE DEL RIFIUTO. GRAZIE MILLE

(R)
L’Avviso, così come modificato con Atto Dirigenziale n. 1254 del 23.06.2016, pubblicato nella sezione PIA Medie/Determinazioni e con Atto Dirigenziale n. 1253 del 23.06.2016, pubblicato nella sezione PIA Piccole/Determinazioni, prevede al comma 5 dell’art. 4 il codice ateco 38.32.30 quale codice ammissibile.
Per tale codice non sono previste limitazioni particolari fatta eccezione di quanto disposto dal successivo comma 6 del medesimo art. 4 relativamente alla necessità di acquisizione di specifico parere da parte del Dipartimento Mobilità, Qualità urbana, Opere pubbliche, Ecologia e Paesaggio – Sezione Ciclo dei Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia.
Tuttavia, si precisa che l’iniziativa proposta con il suddetto codice ateco deve ricadere esattamente in uno dei casi previsti nelle Note Esplicative ISTAT relativamente allo specifico Codice Ateco 38.32.30 e di seguito riportati:

Recupero e preparazione per il riciclaggio dei rifiuti solidi urbani, industriali e biomasse
- frantumazione, pulitura e cernita del vetro
- frantumazione, pulitura e cernita di rifiuti di altro genere, come gli scarti da demolizione (calcinacci), per ottenere
materie prime secondarie
- trasformazione di oli e grassi da cucina in materie prime secondarie
- trasformazione di altri rifiuti di alimenti, bevande, tabacco e sostanze residue in materie prime secondarie
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