Con l'insediamento della "cabina di regia territoriale sui temi delle pari opportunitā e delle politiche di conciliazione" entrano nel vivo i lavori del progetto Equal "Donne, media e telecomunicazioni", che ha come raggio d'azione la provincia di Bari.
Si tratta di uno degli obiettivi del percorso di formazione e di progettazione partecipata del progetto. L'iniziativa č stata presentata all'opinione pubblica nella sede della commissione regionale per le pari opportunitā per tutelare l'interesse della collettivitā pugliese e valorizzare il ruolo della donna nel mondo lavorativo e non. Nell'occasione, sono stati evidenziati i risultati conseguiti nei quattro territori (Lecce, Tricase, San Foca e Bari) e sono stati illustrati, in particolare, il progetto "Centro Conciliazione Vita-Lavoro" e le due proposte di leggi regionali, una sul "governo del tempo e dello spazio urbano" e l'altra per il riconoscimento di ruoli, compiti e funzioni dell'animatore di conciliazione. Quest'ultima č rimasta senza riscontro da parte dell'istituzione regionale, anche se come ha osservato la presidente della commissione pari opportunitā, Nunzia Bernardini, "queste tematiche non sono meno importanti di altre e meriterebbero d'essere affrontate". L'attivitā mira a formare gli animatori di conciliazione ed č stata coordinata da Eufrasia Capodiferro e attuata dall'ANPE (Associazione Nazionale Pedagogisti Italiani), per conto della Provincia di Lecce (Assessorati alle politiche comunitarie e alle pari opportunitā). Nel territorio barese ha coinvolto rappresentanze di diverse realtā: la Prefettura di Bari, la Filt-Cgil, la Cisl-scuola, l'Ifoc, la Confcooperative, la cooperativa sociale Itaca, il Centro per l'impiego di Bari e quello di Altamura, l'associazione Start, la Piccola Cooperativa Sharahazad, l'Aiecs, l'Assessorato ai servizi sociali del Comune di Triggiano. - |