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Made in Italy, Urso: 'per Africa un pacchetto da 800 milioni di euro'
  Si è conclusa la missione in Africa del Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico, Adolfo Urso, che ha toccato Etiopia e Tanzania assieme a una sessantina di imprese italiane appartenenti ai settori dell'agroindustria, della robotica, delle infrastrutture e della meccanica. Urso è stato accompagnato dai presidenti di Ice, Umberto Vattani, Simest Giancarlo Lanna e dai rappresentanti della Confapi.

"In questo momento di crisi per l'export italiano, l'Africa rappresenta una grande opportunità", spiega Urso, "Il Continente Nero è rimasto finora ai margini della crisi e quest'anno la sua economia crescerà, nonostante tutto, di almeno il 5%. L'Italia non può lasciarsi l'occasione di approfittare della sua posizione di primo partner commerciale dei paesi Africani che si affacciano sul Mediterraneo. Questo è il momento per gettare le basi per il futuro dei nostri investimenti e già durante questa missione in Etiopia e Tanzania le imprese italiane hanno raggiunto con le controparti africane diversi accordi commerciali".

Il sottosegretario in particolare ha presentato al presidente dell'Unione Africana, Jean Ping il Piano Africa predisposto dal Ministero dello Sviluppo Economico che prevede una serie di iniziative dirette a creare partnership commerciali tra l'Italia e i Paesi africani, tra cui missioni istituzionali con aziende italiane al seguito, country presentation e partecipazione a fiere internazionali. Per l'implementazione del Piano, il Ministero e l'Ice hanno messo a disposizione 3,5 milioni di euro, a cui si aggiungono 90 milioni di Simest per il sostegno a progetti di investimento in Africa sub-sahariana e oltre 720 milioni del Gruppo Sace per la copertura assicurativa di esportazioni e investimenti.

"Nella sola Etiopia le nostre imprese hanno avuto colloqui con 350 operatori locali", specifica Urso, "Sono stati firmati contratti per biomasse, gas, autobus, macchine utensili, agricoltura e agroindustria. Quello di cui ora i Paesi africani hanno bisogno è la nostra tecnologia, fondamentale per smuovere il motore dello sviluppo economico. Ma il Continente Nero vuole di più. Non solo vuole diventare partner alla pari con l'Italia, perchè cosciente di essere una realtà in forte crescita, ma vuole anche appoggio politico sulle istanze africane nelle sedi internazionali. Per questo motivo la presidenza italiana metterà l'Africa al centro dei lavori del prossimo G8 della Maddalena, mentre a giugno a Roma il governo ospiterà un vertice con 20 ministri dello sviluppo africani".       -          
 
Riferimenti (ALT+"D")
Data Pubblicazione sul portale: 04 Marzo 2009
Fonte: Ministero del Commercio Internazionale
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Internazionalizzazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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