Commercio estero, Urso: 'Export sei mesi di sofferenza, ripresa dalla metà del 2009'

  "L'Italia come Germania, Cina e Giappone soffre la grave crisi dell'export. Per i 4 grandi paesi esportatori è giunto forte l'impatto della recessione mondiale, e saranno sei mesi terribili, poi giungerà la primavera, cioè la ripresa economica, ma adesso abbiamo imboccato il tunnel di una crisi molto dura". E' quanto afferma Adolfo Urso, sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero commentando i dati istat diffusi oggi.

"I dati Istat di novembre "spiega Urso" confermano il rallentamento delle nostre esportazioni già evidenziato ad ottobre. La flessione dell' 8,8% dimostra come la crisi sia globale, perché il Made in Italy ha perso terreno anche nei Paesi che sinora avevano tenuto meglio come la Russia (-19%), la Turchia (-26,1%), i Balcani (-2,9%), i Paesi del Mercosur (-1,5%). Verso questi mercati il bilancio delle nostre esportazioni nei primi 11 mesi del 2008 resta ampiamente positivo (+6,1), ma è ormai evidente che vi è stata una svolta generalizzata di tutti i Paesi verso la recessione economica e ciò influisce ed influirà negativamente nei prossimi mesi sul commercio internazionale coinvolgendo anche l'export italiano".

"Proprio per questo" prosegue Urso "poiché lo scenario all'orizzonte è assai fosco, metteremo in campo per il 2009 un piano di promozione commerciale straordinario che si muoverà lungo 3 asset strategici. Il primo sarà quello dei paesi-mercati dove il Made in Italy ha importanti quote di mercato da preservare, a partire dagli Stati Uniti che sono il nostro principale mercato extra Ue (la nostra quota è dell'8 per cento); il secondo asset è rappresentato invece da quei paesi dove i nostri prodotti sono maggiormente apprezzati e richiesti come Russia, Est Europa (area Balcani) e Turchia. Infine punteremo verso quei mercati dove la crisi è meno invasiva e dove vi è una forte domanda di Made in Italy come i paesi della sponda sud del Mediterraneo e quelli dell'area del Golfo. Solo cosi, rimodellando la nostra offerta commerciale, ampliando anche le risorse finanziarie a disposizione potremmo far fronte ad una crisi che sarà dura almeno per tutto il primo semestre del 2009".

Tornado ai dati Istat si segnala che a novembre tutti i settori ad esclusione dell'alimentare hanno fatto registrare cali dell'export, a dimostrazione dell'estensione della crisi mondiale a pressoché tutte le tipologie di prodotti. Il saldo manifatturiero dell'Italia con i Paesi extra UE è stato però ancora positivo per 3,6 miliardi di euro e quello cumulato nei primi 11 mesi del 2008 ha superato i 41 miliardi: nuovo record storico. Ciò dimostra che, prima dell'inizio della recessione mondiale, l'Italia aveva raggiunto livelli di competitività nel manifatturiero senza precedenti, che ci lascerà in eredità un surplus manifatturiero complessivo (considerando anche i Paesi UE) probabilmente superiore ai 55 miliardi di euro a fine 2008.       -          
 
Riferimenti (ALT+"D")
Data Pubblicazione sul portale: 22 Dicembre 2008
Fonte: Ministero del Commercio Internazionale
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Internazionalizzazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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