Le piccole e medie imprese in Italia costituiscono la realtà più diffusa, ma anche più problematica. Le loro specificità sono determinate da un minor controllo, che deve essere compensato da maggiori livelli di collaborazione tra le singole parti; maggiori difficoltà nell'instaurare tra i membri alti livelli di integrazione, che comportano sforzi e costi aggiuntivi e non possono essere imposti per l'assenza di una regia centrale di management; più difficile accesso alle risorse finanziarie necessarie per attuare progetti di miglioramento e aggiornamento tecnologico; minor garanzia di coerenza tra le specifiche di qualità degli output delle varie imprese membri; minor livello di condivisione dell'informazione per la mancanza di una cabina di regia che raccolga, selezioni e distribuisca le informazioni.
Il modello di gestione SMEC, realizzato dall'ENEA, punta a risolvere queste problematiche, sostituendo al tradizionale rapporto cliente-fornitore, tra le imprese membri, un rapporto di partnership che garantisca alti livelli di collaborazione tra le stesse imprese. Due sono i pilastri che sorreggono tutto il progetto, imprescindibili l'uno dall'altro: l'unità di intenti e unità di azione, alle quali si arriva con la definizione di un piano strategico per tutta la catena. Il modello SMEC mette insieme regole di collaborazione tradotte in processi, che affrontano i nodi del coordinamento di ciascuna catena di produzione e distribuzione, riassumibili in sette punti principali:
Estratto dall'intervista a Roberto Tononi In cosa consiste la vostra ricerca? "Insieme ad istituti come il Mit di Boston, l'Harvard Business School, l'E-Business Management School dell'Università di Lecce, il Politecnico di Milano, abbiamo messo a punto dei metodi di "coordinamento decentralizzato", vale a dire regole di collaborazione tra le imprese della catena, configurate in maniera tale da allinearne i singoli interessi. Il principale obiettivo infatti è proprio quello di massimizzare gli interessi dell'intera catena, passando dalle quote di mercato per arrivare ai profitti." Quali sono gli obiettivi? "Raccogliere e armonizzare in un unico sistema di gestione, le specifiche soluzioni proposte dai vari studi già condotti, in modo da fornire alle imprese un vero e proprio modello di gestione da utilizzare come insieme di linee guida per il coordinamento delle catene. Il tutto in un'ottica concreta e quindi fornendo soluzioni per gli specifici problemi delle PMI. - Sito di riferimento: http://biotec.casaccia.enea.it/agropro.asp |