Emiliano: "Rafforzata visibilità e credibilità nei mercati. Moltiplicata la competitività delle imprese che hanno voglia di innovare"
I minibond promossi dalla Regione Puglia continuano ad attrarre le imprese che stanno toccando con mano obiettivi di crescita inaspettati in uno scenario di crisi come quello attuale. Le ultime due emissioni valgono 35 milioni di euro e, sommate alle prime due, portano il portafoglio complessivo a 87,2 milioni di euro. Il tutto nell'arco di poco più di un anno: i primi minibond sono stati emessi infatti a giugno del 2020, mentre per gli ultimi l'iter si è concluso oggi.
Sono quindi salite a 21 le imprese che stanno utilizzando il mercato dei capitali, anziché il tradizionale canale bancario, grazie al sostegno di Regione Puglia, Puglia Sviluppo, UniCredit, Cassa Depositi e Prestiti e Mediocredito Centrale. Un risultato inatteso, perché i minibond non si rivolgono a grandi imprese, ma ad aziende di piccola e media dimensione.
Le ultime emissioni riguardano 7 imprese: Le Buone Farine di San Severo (Fg); Sir con sedi a Brindisi e Taranto; Dalena Ecologia con sedi a Putignano (Ba), Barletta (Bat) e Alfianello (Bs); DFV di Surano (Le) con sedi anche nelle province di Agrigento e di Venezia; Manelli Impresa di Monopoli (Ba) con altre sedi in Italia e all'estero; Mangini di Putignano (Ba) con sedi anche a Ferrara e Milano; Roboze di Bari.
Vari i settori produttivi di interesse, che spaziano dall'imballaggio e confezionamento di generi alimentari al recupero di rifiuti e di rottami metallici, dal trattamento e rivestimento dei metalli al settore delle costruzioni, dai prefabbricati per ospedali alle stampanti 3D.
Gli investimenti previsti contribuiranno allo sviluppo e all'espansione di queste imprese, incrementandone la produttività.
I minibond (o basket bond) permettono infatti alle Pmi di finanziare operazioni straordinarie, investimenti e capitale circolante. Si tratta di uno strumento di finanza innovativa, voluto dalla
Regione Puglia e realizzato da
Puglia Sviluppo in collaborazione con
UniCredit (in qualità di arranger). La dotazione della misura, pari a 40 milioni di euro, utilizzata per le garanzie, ha l'obiettivo di sviluppare almeno 160 milioni di nuova finanza per le piccole e medie imprese. In sostanza vengono emessi titoli assistiti dalla garanzia di portafoglio di Puglia Sviluppo.
Cassa Depositi e Prestiti e
Mediocredito Centrale agiscono in qualità di investitori istituzionali, sostenendo finanziariamente il progetto. In queste emissioni hanno sottoscritto ciascuno poco meno della metà dell'ammontare complessivo, la parte restante è stata sottoscritta invece da UniCredit, che ha agito, oltre che nel ruolo di arranger, anche da originator della cartolarizzazione.
"Con i nostri minibond, stiamo imboccando strade di sviluppo dagli esiti inattesi", ha detto il presidente della Regione Puglia
Michele Emiliano. "Grazie a questo strumento di finanza innovativa le imprese pugliesi stanno rafforzando visibilità e credibilità nei mercati. Vorrei ricordare il caso della Gelesis di Calimera. La startup, che ha partecipato alla seconda emissione di minibond, sarà quotata alla Borsa di New York. Questo è un esempio del grande potenziale dello strumento che, unito alle altre misure regionali, sta moltiplicando la competitività delle imprese che hanno voglia di innovare".
“I minibond pugliesi – ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia
Alessandro Delli Noci – si stanno rivelando un acceleratore importante degli obiettivi di crescita delle imprese e le aziende pugliesi lo stanno utilizzando a dispetto della crisi pandemica. Anche grazie ai minibond le imprese stanno ridefinendo i propri modelli di business al fine di riposizionarsi su mercati che, dopo la crisi, saranno profondamente diversi dal passato. Noi abbiamo creduto nello strumento, ma soprattutto abbiamo investito sulle idee e sulla volontà di crescita delle nostre imprese. I risultati ci stanno dando ragione”.
[...]
Continua a leggere e scarica il
Comunicato Stampa
- [
Scarica .pdf - 104 Kb][
Apri .pdf ]