Le "azioni positive" sono particolari misure finalizzate a favorire l'occupazione femminile e la realizzazione dell'uguaglianza sostanziale tra uomini e donne nel lavoro, al fine di rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità. Il termine "azioni positive", compare in ambito europeo all'inizio degli anni Ottanta, per indicare lo strumento per combattere le forme di discriminazione nei confronti delle lavoratrici e per favorire la realizzazione dei principi di parità e pari opportunità tra uomini e donne.
La Comunità Europea attraverso una Raccomandazione del Consiglio dei Ministri del 1984, fa diventare le "azioni positive" uno strumento operativo della politica europea per promuovere la partecipazione delle donne a tutti i livelli e settore dell'attività lavorativa. In Italia la raccomandazione europea viene recepita nel 1991 dalla Legge 10 aprile 1991 n.125 "Azioni positive per la realizzazione delle parità uomo-donna nel lavoro", che realizza il concetto di azioni positive. La legge 125/91 favorisce l'occupazione femminile e la realizzazione dell'uguaglianza tra uomini e donne nel lavoro, attraverso la promozione di azioni positive dirette a:
PER INFORMAZIONI Direzione Generale della Tutela delle Condizioni di Lavoro Segreteria Tecnica del Comitato Nazionale di Parità - Via Fornovo, 8 00192 Roma - tel. 06/36751 - fax 06/36754305 e-mail: ComitatoNazionaleParita@welfare.gov.it - |