Oggi, 525 anni fa, il navigatore genovese Cristoforo Colombo a bordo di tre "caravelle" in una spedizione finanziata dai reali di Castiglia e Aragona, compiva, a sua insaputa, la scoperta del continente americano. Sono molti i Paesi delle Americhe che hanno istituito in questa concomitanza una giornata di Festa nazionale.
In particolare negli Usa si celebra la festività del Columbus Day, celebrazione nazionale istituita ufficialmente nel 1937 dal presidente Franklin D. Roosevelt, che ricorre ogni secondo lunedì di ottobre. Una festa molto sentita negli Stati Uniti, in particolare dalla comunità italo-americana per cui è diventata una sorta di celebrazione della propria identità e soprattutto del proprio orgoglio anche in contrapposizione ai maltrattamenti, alle angherie ed agli episodi di vero e proprio razzismo subiti talvolta in passato da parte della maggioranza di origine anglo-sassone e germanica del Paese.
Appaiono inspiegabili, quindi, le polemiche che in questi giorni ci sono state negli States, in piena crisi iconoclasta contro i discutibili protagonisti dell'epopea sudista schiavista, che hanno incredibilmente coinvolto anche le tante raffigurazioni pubbliche dedicate a Colombo, "reo" di aver scoperto l'America e di aver quindi indirettamente innescato il processo di colonizzazione da parte delle superpotenze europee dell'epoca (in primis Spagna, Portogallo, Regno Unito e Francia) che ha portato al successivo sterminio delle popolazioni di nativi americani, dal nord al sud del continente.
In questo clima ci piace richiamare il messaggio diffuso dall'Associazione Oll Muvi di Molfetta che, rivolgendo i propri auguri alla grandissima comunità molfettese in America, ha ricordato l'orgoglio con cui i nostri corregionali "sventoleranno la bandiera tricolore dell'Italia" usando le parole diffuse dal Presidente statunitense Trump che ha colto l'occasione per "riaffermare i nostri stretti legami con il paese di nascita di Colombo, l'Italia" sottolineando che "Colombo rappresenta la ricca storia degli importanti contributi italoamericani alla nostra nazione. Non c'è dubbio che la cultura americana, il business, la vita civile sarebbero meno vibranti in assenza della comunità italoamericana".