Nuovi contratti. Nel 2015 sono stati attivati 420 mila nuovi contratti di lavoro. E' questo il saldo positivo tra i 10,4 milioni di contratti di lavoro attivati e le 9,98 milioni di cessazioni registrate lo scorso anno. Contratti a tempo. Cala l'utilizzo del contratto a tempo determinato che però si conferma ancora come il contratto prevalente: si attesta al 65,5% dei contratti avviati nel 2015 rispetto al 68,6% di quelli registrati nel 2014. La quota di quelli a tempo indeterminato invece sale dal 16,7% del 2014 al 22,6% del 2015. Lo "spostamento delle nuove contrattualizzazioni" è agevolato dalla decontribuzione varata con la scorsa legge di stabilità. Le trasformazioni. Il numero delle trasformazioni di contratti da rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti a tempo indeterminato, che aveva subito un calo sia nel 2013 che nel 2014, fa registrare un deciso aumento nel 2015: si passa da 273 mila del 2014 a 489 mila del 2015, con una variazione percentuale su base annua del 79,5%. I licenziamenti. Trend in discesa per i licenziamenti che nel 2015 sono stati pari all'8,4% del totale delle cessazioni per un totale di rapporti cessati pari a 842mila, circa 8,4 punti percentuali in meno rispetto al 2014, in calo a sua volta di 1,2 punti percentuali sul 2013. Leggi l'articolo sul web - |