Ti trovi in: Accedi per Aree Tematiche : Economia

Istat - Fiducia dei consumatori e delle imprese
Immagine associata al documento: Istat - Fiducia dei consumatori e delle imprese A febbraio 2016 l'indice del clima di fiducia dei consumatori, espresso in base 2010=100, diminuisce a 114,5 da 118,6 del mese precedente; nonostante la flessione, l'indice si mantiene sui livelli elevati registrati negli ultimi mesi; per quanto riguarda, invece, le imprese, l'indice composito del clima di fiducia (Iesi, Istat economic sentiment indicator), in base 2010=100, sale a 103,1 da 101,4.
Tutte le stime delle componenti del clima di fiducia dei consumatori diminuiscono. La flessione risulta pił sensibile per le componenti economica (a 141,8 da 152,4) e futura (a 120,5 da 127,1), pił contenuta per le componenti personale (a 105,8 da 107,6) e corrente (a 110,7 da 113,5).
Peggiorano significativamente i saldi dei giudizi e delle attese sull'attuale situazione economica del Paese (a -37 da -26 e a 4 da 23, rispettivamente), come pure quelli dei giudizi sui prezzi nei passati 12 mesi (a -26 da -25) e delle attese future sui prezzi (-20 da -13). Aumentano le attese di disoccupazione (a 12 da 1).
Riguardo le imprese, il clima di fiducia mostra un calo contenuto nella manifattura (a 102,0 da 103,0), un andamento stabile nei servizi di mercato (a 106,6) e un miglioramento nelle costruzioni (a 119,3 da 114,6) e nel commercio al dettaglio (a 106,5 da 102,0).
Nelle imprese manifatturiere peggiorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese sulla produzione (a -14 da -13 e a 9 da 11, rispettivamente), mentre i giudizi sulle scorte passano a 3 da 4. Nelle costruzioni migliorano sia i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione sia le attese sull'occupazione (a -35 da -39 e a -7 da -10, rispettivamente).
Nei servizi aumentano sia i giudizi sia le attese sugli ordini (a 7 da 6 e a 7 da 4, rispettivamente) mentre peggiorano le attese sull'andamento dell'economia italiana (a 5 da 8). Nel commercio al dettaglio recupera il saldo dei giudizi sulle vendite correnti (a 13 da -1), diminuisce quello relativo alle attese sulle vendite future (a 18 da 25); in decumulo sono giudicate le scorte di magazzino (a 4 da 11).

Scarica il Documento Istat       - [Scarica  .pdf  - 578 Kb][Apri   .pdf ]       
 
Data Pubblicazione sul portale: 25 Febbraio 2016
Fonte: Istat-Istituto Nazionale di Statistica
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
Scaricato: 123 volte
Letto: 160 volte