Alimentare, meccanica ed elettronica; Nord-Ovest; imprese con oltre 50 dipendenti. La ripartenza della manifattura italiana ha soprattutto questi attori.
I preconsuntivi del terzo trimestre 2015, contenuti nell'indagine congiunturale realizzata dal Centro studi di Unioncamere e dall'Area Studi e Ricerche dell'Istituto Guglielmo Tagliacarne, mettono infatti in chiara evidenza la capacità di questi tre settori del made in Italy di (ri)portare in positivo le performance aziendali, grazie in primo luogo alle vendite all'estero.
La mappa della ripresa continua a far perno sulle regioni settentrionali, soprattutto su quelle del Nord-Ovest, e su quelle imprese più strutturate (con oltre 50 addetti) capaci di competere sui mercati esteri. Per riprendere fiato, però, al Sistema Italia ancora manca l'apporto dei consumi interni. E' proprio in questo ambito che le attese per il trimestre estivo sono ancora prevalentemente negative.
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