"Su quasi 4.500 illegalità ambientali accertate nella nostra regione, di cui quasi 2.100 infrazioni accertate in materia di rifiuti solo in 48 casi è stato possibile procedere con una inchiesta penale che perseguisse il reato di traffico illecito.
Questi dati, fotografati da Legambiente in materia di ecomafia in Puglia nel 2014, fanno riflettere: per quanto l'attività della Regione in questi anni sia stata improntata ad un supporto concreto alle forze dell'ordine nel perseguire i reati ambientali attraverso appositi accordi di Programma (che dal 2007 ad oggi ha prodotto 3154 interventi), rimaneva il vulnus un sistema sanzionatorio inadatto, rispetto alla gravità degli illeciti e alle possibili conseguenze per la salute dei cittadini".
Così l'Assessore alla Qualità dell'Ambiente Domenico Santorsola, in riferimento al dibattito sulla legge sugli Ecoreati tenutasi all'interno di Greenway, il salone del riciclo e della sostenibilità presso la Fiera del Levante, in collaborazione con l'organizzazione di GreenBAT.
"La nuova norma, pur perfettibile, apre possibilità di intervento finora non percorribili con una serie di nuovi reati ambientali introdotti nel codice penale che, oltre ad intervenire sugli illeciti già consumati, speriamo possano funzionare da deterrente per il futuro. Dal canto nostro - conclude Santorsola - continueremo a mettere le autorità di controllo e repressione nelle condizioni di poter lavorare al meglio".       -