Niente champagne, ma almeno un sorriso ci può stare. Così come per produzione industriale ed export, anche i numeri del fatturato delle imprese a dicembre indicano qualche traccia di ripresa. In termini mensili la crescita è dell'1,4%, il massimo dallo scorso gennaio, con un recupero visibile sia in Italia che all'estero. Su base annua il mini-scatto (+0,9%) è invece interamente targato export, con le vendite estere in crescita di oltre sette punti percentuali mentre in Italia resta una flessione di poco più di due punti. Si tratta comunque in termini globali del miglior dato dallo scorso aprile, capace di interrompere una sequenza di sei mesi consecutivi in rosso.
Numeri che vanno decisamente "rivalutati" alla luce dell'ennesimo crollo dell'energia (-15,5%), il che produce per gli altri comparti un progresso ben superiore, pari al 2,6%. Crescita sufficientemente solida perché diffusa a più settori, dai beni di consumo durevoli e non a quelli strumentali (+6,2%) mentre i beni intermedi cedono l'1,6%.
Star del mese, come per la produzione, i mezzi di tRasporto, in aumento di oltre 13 punti. Bene anche farmaceutica e macchinari mentre i cali più sensibili sono per chimica ed elettronica.
La ripresa di dicembre ha però anche il merito di mantenere in territorio positivo il bilancio dell'intero anno, un magro +0,1%, anche in questo caso interamente legato ai progressi oltreconfine (+2,9%).
Mese interessante anche dal lato degli ordini, uno scatto di quasi sei punti interamente determinato dalla domanda estera (+15,5%) mentre dall'Italia i segnali restano deboli, con una frenata dello 0,9%.

Da "ilsole24ore.com" del 20 febbraio 2015

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