Strategie, fondi pubblici (oltre i 6 miliardi di euro) di cui 2,4 miliardi di fondi comunitari, cui si affiancheranno gli investimenti privati degli operatori, circa 2 miliardi, secondo quanto comunicato in sede di consultazione pubblica al governo. Sono questi i principali numeri del piano nazionale per la banda ultralarga che domani (o al massimo la prossima settimana) dovrebbe arrivare all'attenzione del Consiglio dei ministri. Con allegato, secondo quanto apprende l'Adnkronos, il decreto attuativo per il catasto delle infrastrutture che taglia i costi di posa della fibra, secondo le stime, del 20%.
Visto il ritardo accumulato dall'Italia nei confronti degli altri paesi europei in tema di rete in fibra ottica, l'obiettivo del governo è fare presto e, con la consultazione pubblica già conclusa, far diventare operativo il piano entro la fine del mese. Se quindi il Cdm domani non si troverà a valutare il piano, lo farà con tutta probabilità la settimana prossima.
Da segnalare che allegato al piano figura il decreto attuativo per la realizzazione del catasto delle infrastrutture: in pratica si crea un database per tutte le infrastrutture del sopra e sottosuolo (dai tralicci della luce alla rete idrica ai tubi del gas e cosi' via) in modo da agevolare la posa dei cavi di fibra degli operatori di tlc. Dal 2016 sarà obbligatorio per tutte le società che realizzano infrastrutture inserire la collocazione nel database.

Da "adnkronos.com" del 19 febbraio 2015

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