Di seguito pubblichiamo integralmente la lettera che i Vicepresidenti del Consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo (CGPM), Giovanni Mariella ed Alessandro Calaprice, hanno inviato al Presidente Vendola, al CGPM, all'Ufficio di Presidenza del CGPM ed alle associazioni di Pugliesi nel Mondo.

Pregiatissimo Signor Presidente, cari colleghi del Consiglio Generale dei pugliesi nel Mondo e Presidenti delle Associazioni iscritte all'Albo di cui alla L.R. 23/2000 e ss.mm.e ii, con la presente si sottopone alla vostra attenzione il drammatico momento che sta toccando le donne e gli uomini della Puglia che in misura sempre più massiccia stanno lasciando la nostra Regione.
Proprio oggi, mentre ci si accinge a scrivere queste righe, viene presentato dalla Fondazione Migrantes il Rapporto Italiani nel Mondo 2014. In sintesi, e con un focus allargato all'emigrazione italiana, il Rapporto precisa:

"Lungo il corso del 2013 si sono trasferiti all'estero 94.126 italiani - nel 2012 sono stati 78.941 - con un saldo positivo di oltre 15 mila partenze, una variazione in un anno del +16,1%", spiega una nota. La classe di età più rappresentata è quella dei 18-34 anni (36,2%). A seguire quella dei 35-49 anni (26,8%) a riprova di quanto evidentemente la recessione economica e la disoccupazione siano le effettive cause che spingono a partire … Omissis… Il numero di partenze dall'Italia nel 2013 risulta superiore ai flussi dei lavoratori immigrati in Italia".

La gravità di questa situazione si mescola alla sostanziale assenza, nell'agenda politica italiana, di un ragionamento approfondito sui contenuti dell'Esodo italiano in corso (i numeri del 2014 si preannunciano anche più gravi di quelli del 2013) e di azioni concrete che tendano a non definire il fenomeno semplicemente come una normale "mobilità intellettuale" verso altri Paesi.

Si coglie dunque l'occasione di ringraziare tutti i componenti del CGPM e i Presidenti delle associazioni dei Pugliesi nel Mondo per lo straordinario sforzo che stanno compiendo in una meritoria e gratuita attività di informazione, accoglienza, primo orientamento e supporto logistico alle donne e uomini di Puglia che hanno deciso, per necessità, di lasciare la nostra Regione.
Il ringraziamento diviene duplice perché l'impegno diuturno di voi, passionali e competenti risorse della Puglia residenti fuori dai suoi confini, avviene in un momento storico in cui il sostegno finanziario diretto della Regione Puglia alle associazioni, pur attivo e fecondo sino al 2008, ha visto la progressiva e sostanziale cancellazione delle "misure minime" in grado di contribuire alle spese di sopravvivenza delle stesse associazioni e che, ancora di più ora, sarebbero invece gravide di risultati concreti e positivi proprio per chi, senza colpe, ha dovuto lasciare la nostra Regione probabilmente con un biglietto di sola andata.
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