Isfol. Lo sviluppo delle competenze per il lavoro

Immagine associata al documento: Isfol. Lo sviluppo delle competenze per il lavoro Si è svolto ieri all'Isfol, il convegno "Lo sviluppo delle competenze per il lavoro" - Presentazione delle indagini Isfol sulla Formazione Continua e sulla Formazione e Istruzione Tecnico Superiore. Temi, quelli della formazione, al centro dell'attività dell'Istituto di ricerca, come ha ricordato il presidente Pier Antonio Varesi che ha dato il via ai lavori.
Il quadro dell'attuale situazione è stato descritto attraverso le ultime indagini Isfol, contestualizzate nel sistema e nei processi economici e occupazionali. In particolare Pierluigi Richini e Davide Premutico hanno illustrato i risultati del XIV Rapporto sulla formazione continua. Tra le parole chiave proposte da Richini, 'innovazione' e 'internazionalizzazione', poiché come è stato sottolineato più volte durante i lavori, le imprese che fanno innovazione, sia di processo che di prodotto, sono quelle che più investono in capitale umano. C'è bisogno di strumenti di policy e di risorse, ha detto Richini, e proprio su queste si è soffermato Premutico insistendo sull'integrazione delle fonti di finanziamento e sui fondi interprofessionali, visibilmente cresciuti dal 2004 al 2012 e che attualmente interessano 860 mila imprese e 9 milioni di lavoratori.

In 51 di queste imprese sono entrati Gabriella Bettiol e Stefano Miotto di Confindustria Veneto che, insieme ad Isfol hanno condotto un'indagine sulla formazione continua per l'innovazione. Tra gli strumenti migliori individuati dallo studio, nuove metodologie formative, intercettazione della conoscenza, ingresso in azienda a chi possiede competenze, ma soprattutto innovazione sociale e action learning.

Non solo formazione continua in senso stretto. Benedetta Torchia ha illustrato i dati relativi alla formazione tecnica superiore, affrontando il tema della riqualificazione dei lavoratori attraverso i percorsi di IFTS. Quella formazione tecnico professionale da poco oggetto di riforma che, come ha ricordato Varesi in apertura, per molto tempo ha rappresentato una lacuna del sistema formazione che penalizza l'Itlaia rispetto al contesto europeo. Tra le questioni aperte quella dell'offerta formativa. Su questo argomento è intervenuto Roberto Angotti, ripercorrendo i risultato dell'indagine Isfol-FOP e contestualizzando l'offerta tra l'impatto della recessione economica e le strategie di rilancio. L'Italia sconta, ha sottolineato Angotti, una forte frammentazione produttiva e il tema dell'innovazione, dell'internalizzazione dei processi formativi e la capacità di fare rete sono obbiettivi da perseguire anche nella prospettiva dell'offerta.

Il sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba ha ripreso i concetti esposti, sottolineando come la formazione continua mantenga un trend positivo nonostante la crisi e dunque una contrazione della disponibilità finanziaria. Bobba ha ripreso il tema dell'innovazione e dell'investimento in capitale umano ricordando l'assonanza di questi fattori con l'obiettivo indicato dall'Europa di un'economia intelligente, sostenibile e sociale.

L'esperienza della Regione Lombardia ha chiuso la prima fase di interventi della mattinata. Massimo Vasarotti ha esposto gli esiti della proficua integrazione tra l'amministrazione regionale e i fondi paritetici in una regione come quella lombarda che, oltre all'avvio di Garanzia giovani si trova ad affrontare lo sforzo e l'opportunità dell'imminente Expo.
L'evento si è chiuso con una tavola rotonda, moderata da Varesi, che ha coinvolto i rappresentanti delle Parti Sociali e delle Regioni sui processi di riforma delle policy e dei modelli di governance per lo sviluppo delle competenze.       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 27 Giugno 2014
Fonte: Isfol
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche e Mercato del Lavoro, Lavoro e Formazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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