Segnali positivi per il turismo arrivano dai risultati dell'Indice di fiducia del viaggiatore italiano, un nuovo monitoraggio mensile condotto dall'Istituto Piepoli per conto di Confturismo, presentato a Roma nel corso della Conferenza italiana del Turismo sul tema
"Turismo e Sviluppo: il punto di discontinuità. Le proposte delle imprese, gli impegni delle istituzioni".
L'indice di propensione al viaggio, che viene calcolato sulla base delle previsioni di viaggio degli intervistati nei successivi 3 e 12 mesi, si attesta a quota 56 ed è sensibilmente più alto tra i più giovani (18-34 anni), fra chi vive al Nord o risiede nelle grandi città. Un risultato dal quale il settore può ricavare un cauto ottimismo, considerando il saldo positivo (+12% di potenziali nuovi viaggiatori) fra coloro che negli ultimi dodici mesi non hanno fatto viaggi ma pensano di farne quest'anno e quanti hanno viaggiato lo scorso anno ma nei prossimi dodici mesi non pensano di viaggiare.
La parte successiva dell'indagine approfondisce i dettagli del viaggio che gli intervistati compiranno nei prossimi tre mesi, fra maggio e luglio. Ebbene, più di un italiano su due (54%) organizza il viaggio con largo anticipo, abitudine diffusa soprattutto tra i più giovani, che sono anche coloro che utilizzano maggiormente internet per la prenotazione del viaggio. Il web, in ogni caso, è ormai scelto da un italiano su due per prenotare il suo prossimo viaggio.
Quanto alle destinazioni, quasi l'80% sceglie l'Italia, con Toscana,
Puglia ed Emilia Romagna ai primi posti.
Il mare resta la meta preferita con il 60% delle preferenze, seguito a distanza dalle città d'arte (25%) e dalla montagna (14%), citata soprattutto da chi ha più di 55 anni.
Per quanto riguarda infine le modalità del viaggio, in testa alle preferenze c'è il viaggio in coppia (44%), che distacca quello in compagnia della famiglia (37%).
Più basse le percentuali di chi sceglie di andare in viaggio con amici (22%, ma 36% fra i più giovani) o da solo (7%).
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