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Politiche Europee: al via il 16 maggio il II ciclo di seminari
Immagine associata al documento: Politiche Europee: al via il 16 maggio il II ciclo di seminari Il II Ciclo di Seminari specialistici sulle politiche europee - promosso e organizzato dal Cinsedo (Centro interregionale studi e documentazione) - prende avvio alla vigilia del semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea, con l'obiettivo di accompagnare i funzionari delle Regioni e delle Province autonome italiane in un percorso di formazione e di approfondimento fino alla fine del 2014.
Il contesto istituzionale europeo è in piena fase di rinnovamento, a partire dalle elezioni del Parlamento europeo e dal rinnovo della Commissione. Questo momento di passaggio inciderà sui lavori istituzionali e sull'agenda legislativa. La scelta dei temi oggetto di approfondimento dei seminari tiene conto dei temi specifici posti all'ordine del giorno delle istituzioni europee e delle segnalazioni ricevute dai funzionari regionali rispetto agli argomenti di maggiore interesse, con una particolare attenzione per gli ambiti prioritari del semestre di Presidenza e tenendo conto dell'avanzamento concreto delle attività istituzionali.
Il rafforzamento e l’aggiornamento costante delle competenze tecnico-giuridiche dei funzionari delle Regioni e delle Province autonome nelle materie europee, insieme alla più ampia condivisione di queste stesse conoscenze tra i diversi livelli di governo, rappresentano uno strumento a sostegno di interventi sempre più tempestivi e coesi nel processo di formazione e di attuazione delle norme e delle politiche europee nelle materie di competenza regionale.

A questo fine, il quadro normativo di riferimento per le Regioni è la legge 234 del 2012, recante Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea, che individua spazi e tempi dell’intervento regionale, tenendo conto tanto delle innovazioni introdotte dal Trattato di Lisbona quanto della prassi applicativa avviata dal Parlamento e dalle Regioni. Essa dovrebbe ora favorire una migliore apertura verso le istanze regionali e una maggiore responsabilità di tutti i soggetti istituzionali coinvolti.
L’implementazione del dettato normativo dipende molto, però, dalla consapevolezza delle Regioni delle opportunità offerte dall’Unione europea e dalla necessità di agire come sistema.
Partecipare alle decisioni europee è la condizione che prelude alla migliore e più efficiente attuazione degli obblighi che dalle stesse conseguono. Nelle materie in cui le Regioni hanno competenza, i vincoli e gli adempimenti che provengono dall’Unione europea possono costituire vere e proprie opportunità di sviluppo e di crescita per il territorio. Le Regioni devono essere in grado di rappresentare tempestivamente le proprie esigenze, individuate con il concorso di tutti gli attori interessati, discuterle con le altre Regioni e con il Governo. Si tratta di mettere in pratica e condividere i principi della Smart Regulation, con l’obiettivo di contribuire a una crescita intelligente, sostenibile, inclusiva.
Il percorso di formazione proposto dal Centro Interregionale Studi e Documentazione (Cinsedo) alle Regioni italiane, con gli obiettivi di rafforzamento e aggiornamento delle competenze in materia europea, intende anch’esso rappresentare un contributo concreto agli obiettivi della Smart Regulation.

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Data Pubblicazione sul portale: 13 Maggio 2014
Fonte: Regioni.it - Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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