Economie resilienti per società inclusive: questo il messaggio al centro della discussione aperta nel corso dell'OCSE Week 2014 (5-7 maggio 2014) a Parigi, che ha visto riunita l'Assemblea annuale del Consiglio dell'OCSE a livello ministeriale, tenuta al termine delle due giornate dedicate al Forum.
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, che ha partecipato alla riunione ministeriale svoltasi martedì 6 maggio, nel suo intervento nella Sessione "Economie Resilienti e società inclusive: mettere la società nella condizione di realizzare una crescita sostenibile, equilibrata e inclusiva", ha espresso apprezzamento per il lavoro preparatorio della riunione, che ha avuto il merito di considerare il lavoro e il benessere come elementi centrali nello sviluppo delle nostre società e non un semplice derivato della crescita economica.

Il Ministro ha infatti sostenuto che occorre perseguire un nuovo approccio che consideri la crescita non un fine a sé, bensì uno strumento imprescindibile per assicurare ai cittadini un'adeguata inclusione sociale, messa a rischio in questi ultimi anni di crisi economica nel continente europeo dove la povertà è cresciuta, allontanandosi in modo preoccupante dagli obiettivi di riduzione previsti nella strategia dell'Unione Europea 2020.

Apprezzamento, da parte del Ministro, anche per la decisione di porre al centro delle riflessioni l ruolo dell'innovazione e del capitale umano, perché non si può immaginare un futuro di crescita senza la capacità di svolgere un ruolo di primo piano nell'ambito dei progressi tecnologici, oggi sempre più rapidi e incisivi.

In proposito, Poletti ha ricordato che il nuovo Governo italiano ha studiato, approvato e proposto al Parlamento importanti misure per il rilancio dell'economia e l'equità sociale, con sgravi fiscali per le persone e le imprese tese a favorire l'occupazione, nonché la semplificazione e l'efficienza del sistema istituzionale.

Per quanto riguarda il lavoro, il Ministro Poletti ha ricordato che vi sono due linee di intervento, con l'unico scopo di dare più opportunità ai lavoratori, semplificare la burocrazia per le imprese, grazie a misure immediate per rendere da subito più facili le nuove assunzioni e ridurre gli oneri amministrativi per le imprese, anche per l'apprendistato; un programma di interventi sottoposto al Parlamento per riordinare e rafforzare gli ammortizzatori sociali, per migliorare le politiche attive per il lavoro, per semplificare la costituzione e la gestione dei rapporti di lavoro, per riordinare e semplificare il ventaglio delle tipologie contrattuali esistenti, per rafforzare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Nel far ciò occorre tenere conto, come sottolineato anche dall'OCSE - ha continuato il Ministro - delle esigenze dei diversi segmenti della società: dai giovani, per i quali il 1° maggio è stato lanciato in Italia il piano nazionale Garanzia Giovani (e vi sono state finora 20.000 registrazioni); alle donne, tema sviluppato anche nel G20, che rappresenta una priorità per il governo italiano; alle persone a rischio di esclusione sociale, anche grazie al programma di Sostegno per l'Inclusione Attiva.

Il Ministro ha concluso informando che l'Italia intende utilizzare al meglio l'opportunità offerta dal semestre di presidenza dell'Unione Europea, nella seconda metà dell'anno, per sottolineare l'esigenza di un approccio integrato, da cui discende l'attenzione al tema dei 'lavori verdi', alla transizione scuola – lavoro e a quello dell'economia sociale e solidale per sviluppare le forze vive della società, anche in termini di creazione di posti di lavoro. Poletti ha infine richiesto all'OCSE di proseguire il lavoro svolto al servizio dei paesi membri per assisterli nella sfida di saper coniugare le necessarie riforme strutturali – che il governo italiano ha posto al centro del suo programma - con l'obiettivo di raggiungere una crescita inclusiva e equilibrata sotto il punto di vista occupazionale, ambientale e sociale.     -          
Sito di riferimento: http://www.oecd.org/mcm/