Zone franche urbane: ok agli sgravi fiscali

Immagine associata al documento: Zone franche urbane: ok agli sgravi fiscali Le domande da inviare esclusivamente per via telematica entro il 12 giugno al Ministero dello Sviluppo economico

Dalle ore 12 di oggi e sino alla stessa ora del 12 giugno le piccole e medie imprese e gli studi professionali che operano nelle zone franche delimitate con decreto del governo nei Comuni di Taranto, Manduria e Lecce e di altri otto comuni pugliesi possono presentare domanda per beneficiare degli sgravi fiscali previsti da un provvedimento varato con la legge finanziaria dello Stato nel 2006 e finanziato con 60 milioni di euro rivenienti dal Fondo coesione e sviluppo (ex Fas).
L'iniziativa è stata presentata ieri dall'assessore regionale allo Sviluppo economico, Loredana Capone, insieme ai sindaci e ai rappresentanti dei comuni, con i dirigenti regionali competenti. I fondi aiuteranno a "tagliare" Irpef, Irap, imposte comunali e contributi previdenziali per i dipendenti delle imprese che ricadono nelle zone franche delimitate all'interno di 11 Comuni, scelti nel 2007 in base all'Indice di disagio socioeconomico. Il sistema di sconti fiscali avrà valore per i prossimi 14 anni. Nel caso le richieste dovessero superare le somme a disposizione, ogni istanza sarà rideterminata. Le domande per il bando saranno esclusivamente online e per aderire servirà la Pec (posta elettronica certificata).
Al bando possono partecipare le imprese di rnicro e piccola dimensione, già costituite e regolarmente iscritte nel Registro delle imprese alla data di presentazione dell'istanza. Per alcuni comuni sono in parte ammesse anche le imprese di nuova o recente costituzione, imprese femminili o sociali. Ciascun soggetto può beneficiare delle agevolazioni fino al limite massimo di 200mila euro, o di 100mila euro per le imprese del settore del trasporto su strada. Le imprese non devono essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali. Sono "microimprese" le imprese che hanno meno di 10 occupati e un fatturato, o un totale di bilancio annuo, inferiore ai 2 milioni di euro; mentre sono "piccole imprese" le imprese che hanno meno di 50 occupati e un fatturato annuo, o un totale di bilancio annuo, non superiore a 10 milioni di euro.
Possono accedere alle agevolazioni anche gli studi professionali e, più in generale, i professionisti purché svolgano la propria attività in forma di impresa e siano iscritti, alla data di presentazione dell'istanza di agevolazione, al Registro delle imprese. Le imprese ammissibili alle agevolazioni devono svolgere la propria attività all'interno del territorio della ZFU. Non sono ammesse alle agevolazioni del Decreto le "imprese in difficoltà", ma una micro o piccola impresa che si è costituita da meno dì tre anni non è considerata un' impresa in difficoltà per il periodo interessato.
I comuni e le somme destinate: Andria 6,259 milioni; Barletta 7,425 milioni, Foggia 4,946 milioni; Lecce 4,827 milioni (15% per imprese di nuova o recente costituzione, 15% per imprese sociali); Lucera 4,511 milioni; Manduria 4,2 Manfredonia 4,610 Molfetta 5,307 milioni (10% per imprese nuova o recente costituzione, 10% per imprese sociali); San Severo 4,743 milioni; Santeramo in Colle 3,836 milioni (10% imprese nuova o recente costituzione, 5% imprese femminili).

Da "Nuovo Quotidiano di Puglia" del 24 aprile 2014 (pag. V)

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Data Pubblicazione sul portale: 24 Aprile 2014
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia
Aree Tematiche: Rassegna Stampa, Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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