Pioggia di finanziamenti in Puglia. In arrivo circa 5miliardi di euro fino al 2020. È un'occasione da non perdere per l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Loredana Capone. Soprattutto perché gli imprenditori pugliesi partono in vantaggio: la giunta Vendola ha già anticipato la programmazione comunitaria 2014-2020 puntando tutto sulla smart specialisation strategy, che tende a valorizzare le peculiarità territoriali.
È questo il concetto che ieri ha sviluppato l'assessore Capone intervenendo al convegno su: "Imprese, ricerca e innovazione. Lo sviluppo riparte dalla conoscenza", promosso da Confcommercio Taranto a Palazzo di città.
«L'obiettivo da raggiungere nel prossimo settennio dovrà essere quello di incrementare quanto più possibile il benessere dei cittadini e la competitività delle imprese seguendo le linee-guida indicate nell'ambito della programmazione dei fondi europei 2014-2020 - precisa l'assessore - ma noi in Puglia stiamo già da tempo andando in questa direzione».
La nuova programmazione dei fondi europei intende infatti incentivare sempre più e meglio la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione, e la competitività delle piccole e medie imprese. «Per noi - assicura Loredana Capone - questo conferma che la strada intrapresa a livello regionale è giusta. Sosteniamo infatti con particolare attenzione gli investimenti mirati a ricerca e innovazione. E anche questo è il motivo per cui a Grottaglie sono previsti numerosi investimenti, oltre al fatto che sollecitiamo le imprese ad adoperarsi in questa direzione».
Le risorse economiche in arrivo sono piuttosto ingenti. Ai primi quattro obiettivi degli undici previsti dalla prossima programmazione comunitaria sarà infatti destinato il 50 per cento dei fondi a disposizione, Nello specifico, al primo posto, come detto, ci sono ricerca e innovazione. Al secondo, agenda digitale. Al terzo, competitività delle piccole e medie imprese. Al quarto, energia e reti. «Tutti i nostri bandi - precisa l'assessore regionale allo Sviluppo economico della Puglia - si fondano proprio su ricerca e innovazione, E l'agenda digitale è per noi un aspetto fondamentale. Insomma, siamo stati precursori, nonostante l'Italia sia indietro rispetto agli altri paesi europei (è 26esima su 27) i quali sono a loro volta alle spalle delle altre nazioni del mondo». Capone ricorda infine l'efficienza del sistema dei bandi regionali: «Ci consente di spendere il 60 per cento delle risorse erogate, e non è poco soprattutto se confrontiamo i nostri dati con quelli delle altre regioni».
Da "La Gazzetta di Taranto" del 27 marzo 2014 (pag. VII)Leggi l'
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