Living labs e smart specialisation, Capone: 'Ecco le novità'

Immagine associata al documento: Living labs e smart specialisation, Capone: 'Ecco le novità' 79 living labs attivi in Puglia, per un valore totale dei progetti di circa 40 milioni di euro e un contributo ammesso di 22.178.563 euro per 202 beneficiari. A 24 mesi dall'avvio, questi i numeri della sperimentazione di Apulian ICT Living Labs che affermano il successo della metodologia in grado di restituire la parola all'utente finale, il cittadino, rendendolo compartecipe della progettazione delle soluzioni innovative che incideranno sul proprio futuro.

Su questo metodo la Regione Puglia ha deciso di impostare la sua politica per la ricerca e l'innovazione per il prossimo ciclo di programmazione 2014-2020. Ieri l'assessora allo Sviluppo Economico, Loredana Capone, ha illustrato con il presidente Nichi Vendola e il presidente di InnovaPuglia Pasquale Chieco le ultime novità sui "living labs" e i progetti connessi presentati e ammessi.
Ha preso così il via la pubblica consultazione sulla prima bozza di "Smart Specialisation Strategy" il documento che descrive i principali elementi della strategia regionale e propone spunti di riflessione e leve su cui agire per individuare, insieme, un nuovo modello di sviluppo economico responsabile, inclusivo e sostenibile. La discussione sarà attiva su www.sistema.puglia.it fino al 30 aprile e coinvolgerà tutti gli stakeholder del territorio.

"Da oggi avremo il compito di portare a sintesi i contributi che saranno raccolti e di proporre alla Giunta regionale l'approvazione definitiva di un documento che conterrà la strategia condivisa per la 'SmartPuglia 2020' - ha spiegato Capone -. I living labs sono uno strumento innovativo e lo dimostra l'adesione delle imprese che per questi bandi hanno partecipato in forma associata, smentendo quanto sempre sostenuto sull'incapacità delle imprese di associarsi e di fare rete. La sfida culturale proposta dai bandi ha dunque sfatato molti pregiudizi. Oggi con questi progetti abbiamo il compito di anticipare i contenuti della programmazione 2007-2014, coordinando i living labs con la Puglia che diventa smart. La Puglia adesso diventa attrattiva per gli investitori grazie alle politiche di incentivo che la rendono competitiva: si tratta ora di irrobustire queste politiche orientandola anche all'inclusione dei soggetti deboli. Gli incentivi del progetto Nidi, che sta avendo un successo al di là delle più rosee aspettative, vanno verso questa direzione".

Intanto, l'uso intelligente, inclusivo e sostenibile delle tecnologie e la metodologia in cui è l'utente a guidare il percorso di innovazione, danno vita a ulteriori 46 progetti, appena approvati, che portano a 79 il numero di living lab e toccano tutti gli otto settori previsti: Ambiente, Sicurezza e Tutela Territoriale; Beni Culturali e Turismo; Economia Creativa e Digitale; Energia Rinnovabile e Competitiva; Governo Elettronico per la PA; Istruzione ed Educazione; Salute, Benessere e Dinamiche Socio-Culturali; Trasporti e Mobilità Sostenibile. Saranno sperimentati "droni" per la raccolta dei rifiuti, soprattutto quelli pericolosi come l'amianto, e bidoni intelligenti in grado di quantificare il contributo, in termini di raccolta differenziata, fornito dai cittadini. [...]

Da "Il Tacco d'Italia.it" del 19 marzo 2014

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Data Pubblicazione sul portale: 19 Marzo 2014
Fonte: Il Tacco d'Italia.it
Aree Tematiche: Rassegna Stampa, Sistema Puglia, SmartPuglia 2020, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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