"Il modello sociale europeo è stato sottoposto a pressioni senza precedenti e tutt'ora si trova di fronte ad enormi sfide", ha dichiarato il Direttore Generale dell'ILO in aperura della Conferenza ILO-UE sul tema "Il modello sociale europeo in tempi di crisi economica e di politiche di austerità".
Il Commissario europeo per l'occupazione, gli affari sociali e l'inclusione László Andor ha sottolineato che il "nostro modello sociale è in difficoltà". Durante la discussione e in riferimento allo studio dell'ILO presentato nel corso della Conferenza, è emerso chiaramente che tutti i pilastri del modello sociale europeo sono stati gravemente compromessi dalla crisi:
Tutti questi segnali allarmanti ci dicono che il modello sociale europeo è a rischio se queste politiche tese alla sua demolizione continueranno. Si è tuttavia percepito, durante la conferenza, che da parte di alcuni paesi ci sono segnali positivi e di maggiore consapevolezza della necessità di cambiare rotta. Ad esempio, la Francia, la Germania e l’Irlanda hanno aumentato i finanziamenti destinati alle politiche attive del mercato del lavoro. La Germania sta lavorando all’introduzione entro il 2016 del salario minimo. Queste misure vanno nella direzione giusta, ma non sono sufficienti. È necessario un nuovo inizio per l’Europa. Guardando al futuro, Guy Ryder ha sottolineato che "il modello sociale europeo è centrale per superare la crisi, ma dobbiamo agire presto, ristabilire la fiducia e il dialogo sociale". Per László Andor, "dobbiamo far si che il modello sociale europeo sia solido e sostenibile, in quanto esso rappresenta uno degli obiettivi della nostra integrazione basata sui principi di solidarietà, equità e opportunità". Secondo Guy Ryder, "per costruire una più grande capacità di ripresa del modello sociale europeo nel futuro", le riforme devono concentrarsi su ciò che realmente conta: investimenti, tecnologia, stabilità sociale, mobilità del lavoro e competenze. Le politiche economiche devono essere allineate a quelle del lavoro. È necessario un approccio più coordinato per risolvere i problemi di competitività e per far sì che l’unione monetaria europea sia realmente sostenibile nonché per mettere al sicuro il modello sociale europeo in avvenire. "È ora di migliorare il mix di politiche, è ora di renderle più job-friendly. Se l’Europa abbandonasse i principi alla base del modello sociale europeo, sarebbe una delle conseguenze più gravi determinate dalla crisi", ha concluso Ryder. - Sito di riferimento: http://www.ilo.org/rome/lang--it/index.htm |