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Capone su Terme di Santa Cesarea: "Urgente un tavolo interistituzionale"
Immagine associata al documento: Capone su Terme di Santa Cesarea: "Urgente un tavolo interistituzionale" "Rilanciare l'azione delle Terme di Santa Cesarea e collegarle ad una compiuta programmazione turistico-economica dei Comuni interessati e della stessa Regione". È quanto ha detto l'assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone a proposito delle Terme di Santa Cesarea, tema di cui si è discusso questa mattina nel corso di una riunione della IV Commissione consiliare (Attività produttive) della Regione Puglia.
"È questo l'obiettivo della Regione Puglia - ha spiegato l'assessore - nell'attuale fase economica in cui anche il comparto termale appare in crisi in tutta Italia".
"La situazione della Società rispecchia, infatti, lo scenario del comparto produttivo termale da qualche anno in una situazione di depressione che, in molti casi, viene fronteggiata con l'offerta di nuovi servizi (in particolare quelli legati al fitness ed al benessere). Lo stato di crisi risulta poi ancora più accentuato dalle generali condizioni sfavorevoli che interessano l'intera economia del Paese. Dai dati elaborati recentemente da Federterme emerge che dopo la performance non all'altezza delle aspettative nel 2010 e nel 2011, il settore delle terme ha evidenziato nel 2012 un netto ridimensionamento del livello di attività. I ricavi totali sono calati infatti di 6 punti percentuali. Rispetto alla tendenza negativa nazionale, la società Terme di Santa Cesarea ha registrato una minore flessione che peraltro non ha inciso, come avvenuto altrove, sui livelli occupazionali. Basti citare le perdite pari ad alcuni milioni di euro subite da Salsomaggiore e Montecatini, per citare alcune delle terme più note, che hanno subito sia tagli sul personale (-8%), sia sui beni e servizi (-9%)".
"Il rilancio delle Terme di Santa Cesarea - ha sottolineato Loredana Capone - non può che passare però attraverso un'azione condivisa tra i soci, Comune e Regione. I soci, infatti, da un lato, dovranno puntare a valorizzare l'ampio complesso termale storico e rendere appetibile il nuovo centro termale con nuovi servizi anche di tipo sanitario, riabilitativo e del benessere e, dall'altro lato, dovranno evitare l'impoverimento del patrimonio della società, specialmente in questa fase così delicata. La legge di Stabilità 2014, infatti, all'articolo 1, comma 569, ha fissato al 30 aprile il termine entro cui le quote della società devono essere dismesse in funzione della privatizzazione della stessa. Proprio per mantenere elevato il valore della società, il socio Regione le aveva concesso nel 2011 il rinnovo della concessione delle acque termali". "Mantenere alto il valore della società Terme - ha specificato l'assessore - significa per la Regione tutelare innanzi tutto i lavoratori e l'indotto di tutto il territorio che non si limita al comune di Santa Cesarea ma investe tutti i comuni dell'hinterland. In quell'occasione, tuttavia, il socio Comune decise di fare ricorso e quindi adesso la concessione delle acque termali si sta mettendo a bando". "Oggi è urgente - ha concluso Loredana Capone - il tavolo interistituzionale allargato anche al partenariato economico-sociale (associazioni e sindacati) per giungere in maniera celere al nuovo assetto societario. Regione, e Comune soprattutto, dovranno essere infatti impegnati nella ricerca di nuovi partner di gestione anche internazionali".

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Data Pubblicazione sul portale: 17 Febbraio 2014
Fonte: Ufficio Stampa
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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