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Debiti P.A. : l'ostacolo del patto di stabilità
Immagine associata al documento: Debiti P.A. : l'ostacolo del patto di stabilità Il 3 febbraio è stato annunciato l'avvio della procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per i ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione alle imprese.
Dopo "la prima lettera", l'Italia avrà cinque settimane di tempo per dimostrare di non avere violato la normativa europea, altrimenti partirà la successiva lettera di messa in mora". Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani, nel corso della conferenza stampa congiunta con l'Ance sull'attuazione della direttiva europea sui pagamenti in Italia.
Per il presidente dell'Associazione dei costruttori, Paolo Buzzetti, "è stato fatto qualche passo avanti sul pagamento del debito pregresso, anche se mancano ancora 10 miliardi di debiti. Ma la situazione resta grave, l'82% delle imprese di costruzione continua a far registrare ritardi e i tempi sono sempre più lunghi, siamo arrivati a 146 giorni oltre il limite di 60 giorni imposto dalla direttiva. La preoccupazione è che la situazione possa peggiorare ancora se non si riforma strutturalmente il Patto di Stabilita Interno".
Per evitare la formazione di debiti arretrati, è indispensabile - secondo l'Ance - modificare strutturalmente le regole del Patto di stabilità interno, che in questi anni hanno consentito il rispetto solo formale dei vincoli fissati dall'Unione Europea. Ad oggi, secondo le stime dell'Ance, 5 miliardi di euro sono disponibili nelle casse degli enti locali ma risultano ancora bloccati dal Patto di stabilità interno.

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Data Pubblicazione sul portale: 05 Febbraio 2014
Fonte: Regioni.it - Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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