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Aiuti di Stato: nuovi criteri per il sostegno del cinema e dell'audiovisivo
Immagine associata al documento: Aiuti di Stato: nuovi criteri per il sostegno del cinema e dell'audiovisivo La Commissione europea ha adottato nuove norme a sostegno delle opere cinematografiche e delle altre opere audiovisive

L'iniziativa, presentata oggi sotto forma di una Comunicazione dal vicepresidente della Commissione, responsabile per la concorrenza, Joaquìn Almunia, prevede nuovi criteri per la valutazione dei regimi di aiuto degli Stati membri a favore dei film e di altre opere audiovisive alle luce delle norme UE in materia. La nuova comunicazione sul cinema permette una gamma più ampia di attività, lascia agli Stati membri la responsabilità di stabilire quali siano le attività culturali che meritano di essere sovvenzionate, dà la possibilità di erogare maggiori aiuti per le produzioni transfrontaliere e promuove il patrimonio cinematografico.
Nell'elaborazione della Comunicazione, la Commissione ha tenuto conto delle osservazioni ricevute nel corso di tre consultazioni pubbliche a cui hanno partecipato Stati membri e soggetti interessati.
Rispetto alla Comunicazione sul cinema del 2001, gli aiuti che possono essere concessi per un film continuano a non superare il 50% del bilancio previsto per la produzione; ma le co-produzioni finanziate da più di uno Stato membro, possono ora ricevere aiuti fino al 60% del bilancio di produzione.
Non sono state poste limitazioni per quanto riguarda gli aiuti alle sceneggiature, allo sviluppo dei progetti cinematografici o alle opere audiovisive considerate difficili, secondo criteri stabiliti da ciascuno Stato membro.
Gli Stati membri possono ancora imporre condizioni territoriali, facendo in modo che gli aiuti a favore delle opere audiovisive siano spesi sul proprio territorio. Queste condizioni consentono di promuovere la diversità culturale e tutelare le risorse e il know-how dell'industria a livello nazionale o locale. Gli obblighi territoriali per quanto riguarda le spese, non possono superare l'80% del bilancio di produzione.
Il Vicepresidente Almunia, ha commentato: "L'obiettivo delle norme riviste è incoraggiare una creazione audiovisiva vitale in Europa preservando nel contempo la diversità culturale, ed è volto a garantire che il settore audiovisivo resti redditizio e competitivo."

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Data Pubblicazione sul portale: 14 Novembre 2013
Fonte: Commissione Europea
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Sportello Europa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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