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100 miliardi di euro per rafforzare il made in Italy
Immagine associata al documento: 100 miliardi di euro per rafforzare il made in Italy L'attenzione del ministro per la coesione territoriale e del governo è concentrata sulla programmazione 2014-2020 di oltre 100 miliardi di euro di fondi strutturali: 30 miliardi di fondi strutturali già nel bilancio UE, 30 miliardi di cofinanziamento nazionale al 50%, 40 miliardi già nella competenza del Fondo sviluppo e coesione (Fsc), che dovrebbe incassare con la prossima legge di stabilità altri 10-15 miliardi di euro.
Si può dire che l'Azienda Italia ha fatto il pieno, ora si tratta di spenderli e spenderli bene, altrimenti tocca, se non tutti, almeno una parte restituirli, quanto ai 30 miliardi di provenienza UE.
Ciò, almeno questa volta, rispetto al passato, non dovrebbe accadere.

Due sono i motivi che ci spingono a questa affermazione:
-l'imperativo di mobilitare tutte le risorse disponibili accentrandole in uno sforzo di contrasto alla recessione in corso;
-il rafforzamento della imminente ripresa che si preannuncia debole.

Bisogna prendere atto che la filosofia dell'impiego dei fondi strutturali europei è radicalmente cambiata rispetto al passato prossimo e remoto, anche con riferimento al rapporto di Fabrizio Barca alla Commissione europea, nel quale è contenuta la proposta di concentrare il 55-65% dei fondi strutturali su almeno tre obiettivi che l'ex ministro aveva indicato nei seguenti:
I) Ambiente: cambiamenti climatici, lotta alla desertificazione, tutela delle coste, etc..;
II) Infrastrutture di trasporto: strade, porti, aeroporti;
III) Valorizzazione del patrimonio culturale e del turismo.

La nuova programmazione è concepita in modo antitetico rispetto alla precedente e così si ha un nuovo modo di programmare.

Il nuovo ministro per la coesione territoriale, Carlo Trigilia, si pone in una posizione dialettica rispetto ai suoi predecessori, ed è in pieno accordo con il Commissario alle politiche regionali Johannes Hahn , il quale invoca la fine della "distribuzione a pioggia dei fondi UE", dichiarando che con la bozza di accordo di partnership "che attendiamo dall'Italia in autunno", puntiamo "ad assicurare una forte concentrazione delle risorse disponibili su poche chiare priorità" per raggiungere l'obiettivo di creare occupazione duratura, sostenere punti di forza già esistenti nelle regioni, e innescare nuova crescita. La distribuzione dei fondi a pioggia, ha sottolineato ancora il commissario, "ha ridotto il loro impatto sull'economia, rendendo più difficile la loro gestione".
Per la programmazione dei fondi strutturali del bilancio UE 2014-2020 la maggior parte degli investimenti dovrà essere concentrata nell'agenda digitale, nel sostegno alle Pmi e nell'economia a basso tenore di emissioni. [...]

Da "QuotidianoItalia.it" del 19 agosto 2013

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Data Pubblicazione sul portale: 19 Agosto 2013
Fonte: QuotidianoItalia.it
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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