Ultimate le pratiche entro agosto, centinaia di giovani pugliesi avranno fino a 25.000 euro a fondo perduto

Chiusa la fase di selezione (le candidature sono state 2.384, per 6.025 partecipanti), le 173 idee d'impresa che hanno vinto il terzo bando di Principi Attivi sono a un passo dal sogno: i ragazzi stanno per avviare la loro attività. Come si ricorderà, Principi Attivi è l' iniziativa della Regione Puglia che, nell'ambito del programma Bollenti Spiriti, finanzia i progetti dei pugliesi (tra i 18 e i 32 anni) con un contributo a fondo perduto fino a 25.000 euro. Tre le linee di intervento: tutela e valorizzazione del territorio; economia della conoscenza e innovazione; inclusione sociale e cittadinanza attiva.
«I vincitori - spiegano in Regione - da 20 giorni hanno ricevuto una comunicazione ufficiale di aggiudicazione del finanziamento e ora devono costituire il soggetto giuridico, aprire un conto corrente e ottenere la fideiussione a garanzia dell'anticipo del 70%. Poi, dal momento in cui firmano l'atto di impegno con la Regione Puglia, si dà il via ufficialmente al progetto». Per fare tutte queste cose, i ragazzi hanno tempo fino al 30 agosto. E, se rinunciano, la graduatoria slitta. «Rinunciare? Per noi è impossibile, stiamo già investendo soldi e chiuderemo la pratica con la Regione a giorni». Michele Fazio, 29 anni, di Bitetto, laurea in ingegneria aerospaziale all'Università del Salento si è classificato primo nella graduatoria di Principi Attivi. Lui e i suoi due soci (un ingegnere elettrico e un ingegnere gestionale) con la loro «Skyline» hanno intenzione di costruire degli aeromobili a pilotaggio remoto, dei droni, con sistema di ricarica solare. «L'Enac - spiega Fazio - ad agosto ha aperto l'uso dei droni agli spazi civili e noi vogliamo realizzare ma dispositivo che consenta monitoraggio del territorio, indagini ambientali, applicazioni legate all'agricoltura, sorveglianza e sicurezza del territorio».
«Di recente - continua Fazio - a Torino hanno arrestato alcuni spacciatori proprio grazie all'uso di droni. È un sistema già ampiamente usalo dalle forze dell'ordine all'estero e che ora si sta affermando anche da noi».
«Noi - conclude l'ingegnere - realizzeremo il velivolo da zero, progetto, brevetto, realizzazione e test. La sede della nostra società è a Bitetto e il Comune ci ha lasciato un parco di 40 ettari per le attività di volo. Mentre la struttura in carbonio cercheremo di farla in Puglia».[…]

Da "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 30 giugno 2013 (pag. XVII)

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