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Un super-distretto per fare squadra
Immagine associata al documento: Un super-distretto per fare squadra Industria in controtendenza. Radiografia di un sistema-Paese

Oltre 14 miliardi di ricavi con un migliaio di imprese in attività. 50 mia addetti e una quota di export superiore ai 5 miliardi, per il 61% derivato dalle vendite fuori d'Europa. I numeri dell'aerospazio italiano sono di tutto rispetto: in vent'anni le esportazioni sono aumentate del 133%, per fatturato complessivo il settore è quarto in Europa, dopo Regno Unito, Francia e Germania. Certo, siamo lontani dai 100 mila addetti del 1918, dalle performance degli anni Trenta e anche dai numeri degli anni Sessanta del secolo scorso. «Ma al netto del programma Airbus», spiega al Mondo Carmelo Cosentino, presidente del Distretto aerospaziale lombardo, «dopo aver perso numerose leadership industriali, uno dei settori dove ancora il nostro Paese conta è sicuramente l'aerospazio». L'Italia che si presenta al Salone di Le Bourget, il vecchio aeroporto parigino consacrato alle esposizioni aeree, con lo scalo britannico di Farnborough ad anni alterni sede dell'evento clou mondiale del comparto, è insomma un'Italia di tutto rispetto, ancora all'avanguardia tecnologica e in prima fila in termini innovativi, produttivi, lavorativi nonostante l'assedio mediatico-giudiziario che da tre anni a questa pane indebolisce Finmeccanica, la locomotiva del settore. Rispetto ad altri comparti produttivi, nell'aerospazio i distretti sono ancora un punto di forza. Ma hanno per tempo cominciato una marcia che li ha condotti alla realizzazione di un cluster, una struttura a grappolo, delle principali realtà territoriali. Prima si sono aggregati i distretti, anche se con nomi diversi sul piano giuridico, di Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte e Puglia assieme a Finmeccanica, ad Avio, all'Agenzia spaziale italiana, al Cnr e all'Aiad, l'Associazione delle industrie italiane dell'aerospazio e difesa: In seguito, sono arrivati anche Emilia Romagna e Umbria. Oggi il Cluster tecnologico nazionale aerospaziale costituisce una rete organizzata che associa 29 grandi aziende, oltre 800 micro, piccole e medie imprese, circa 90 centri di ricerca, una trentina di università. «Del resto», assicura Luigi Carrino, che guida il distretto campano, «una forte entità nazionale, per essere in grado di misurarsi con analoghe realtà in Europa e nel mondo, non può che essere radicata su forti basi e quindi su distretti regionali». […]

Da "Il Mondo" del 14 giugno 2013 (pag. IX)

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Data Pubblicazione sul portale: 14 Giugno 2013
Fonte: Il Mondo
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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