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Un eliporto sulla pista Porsche per i magnati dell'automobile
Immagine associata al documento: Un eliporto sulla pista Porsche per i magnati dell'automobile Il governatore: «Tempio della sicurezza pronto a nuovi nvestimenti»

Un eliporto a Boncore, per ospitare i clienti che arrivano da tutto il mondo per "via aerea". Continua la striscia "veloce" per la pista Porsche di Nardò: a poco più di un anno dall'acquisizione la casa di Stoccarda è sul «chilometro lanciato» per valorizzare l'impianto.
Lunedì sera, molto riservatamente e alla presenza dell'amministratore delegato della casa madre, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha fatto una visita di cortesia, e non solo, alla Nardò Technical Center, il centro prove salentine della Porsche Engineering, In ballo ci sono i nuovi piani industriali e milioni di euro di possibili investimenti. Secondo il governatore «il Nardò Technical Center oggi è un gioiello di particolare importanza, perché non è più di proprietà di una società finanziaria, ma appartiene a un gruppo industriale tra i più importanti al mondo». «Finalmente questa struttura è guardata dall'azienda con l'occhio di chi ha in testa un'intera filiera d'interventi per valorizzare ciò che oggi consente di mettere a punto tecnologie di sicurezza. Questo non è il luogo dove si celebra la velocità - dice Vendola - ma è una sorta di tempio della sicurezza, il luogo in cui si può immaginare di spingere l'automotive verso obiettivi e traguardi d'innovazione sempre più importanti».
Il presidente è stato accolto dall'ad di Porsche Engineering, Malte Radmann, dall'amministratore di Ntc, l'ingegnere Francesco Nobile e dal nuovo responsabile tecnico del circuito, l'ingegnere Edmund Sander. All'incontro hanno partecipato il presidente e il direttore generale di aeroporti di Puglia Giuseppe Aciernoe Marco Franchini.
Sul tavolo della discussione, riservata ad una decina di persone, il nuovo piano d'investimenti che prevede, tra le altre cose, la costruzione di un centro medico e l'attivazione di un eliporto. La struttura offre un circuito di handling di 6,2 chilometri realizzato nel 2008 con tratti che riproducono le curve di alcuni dei più noti circuiti del mondo, 40 chilometri di percorsi off-road, centri prova per le omologazioni, 16mila metri quadrati di officine e percorsi per la verifica della rumorosità. La peculiarità dell'impianto è costituita dall'anello di alta velocità di 12,5 km, teatro in passato di numerosi record.
Il centro prove di Nardò nacque nel 1975 per volere della Fiat, che l'ha poi ceduto nel 1999 a Prototipo da cui ha acquistato Porsche; l'anello di alta velocità è dotato di quattro corsie con 16 metri di carreggiata, con una inclinazione variabile e tale da compensare la forza centrifuga fino a 240 chilometri orari. La chiara intenzione di Porsche Engineering, comunicata ieri al presidente Vendola, è quella di sviluppare ulteriormente il centro di Nardò, che ospita per 365 giorni all'anno, squadre di tecnici, ingegneri e piloti impegnati a macinare chilometri sulle piste destinate ai test di sviluppo. «Io apprezzo molto il fatto che il Gruppo Porsche stia immaginando un'opera di modernizzazione del Nardò Technical Center: «Un grande gruppo industriale - conclude Vendola - che ragiona su interventi anche a mediolungo termine, programmando il proprio business oggi e dicendo chiaramente come intende farlo crescere nel futuro».

Da "La Gazzetta di Lecce" del 13 giugno 2013 (pag. XIII)

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Data Pubblicazione sul portale: 12 Giugno 2013
Fonte: La Gazzetta di Lecce
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Redazione: Redazione Sistema Puglia
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