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Rifiuti, 11 milioni a impianto che dà energia senza bruciarli
Immagine associata al documento: Rifiuti, 11 milioni a impianto che dà energia senza bruciarli Si dal ministero dello Sviluppo. Sorgerà a Bari

Un impianto di trattamento della frazione organica (scarti di cucina, fogliame e sfalci di potatura) dei rifiuti all'interno dell'Amiu (Azienda municipalizzata per l'igiene urbana) di Bari. Per realizzarlo, dal ministero dello Sviluppo economico sono arrivati undici milioni di euro (su un costo totale stimato in 18 milioni) all'interno del «Programma operativo interregionale Energie Rinnovabili e risparmio energetico» (Poi Energie). L'impianto consentirà di chiudere il ciclo dei rifiuti giacché, alla fine del processo di trattamento (attraverso microrganismi in grado di «mangiare» i rifiuti e trasformarli in altre sostanze), dalla parte organica dei rifiuti si otterranno una percentuale di biogas (verrà utilizzato per la produzione di 1 megawatt di energia elettrica), una percentuale di compost (fertilizzante riutilizzabile in agricoltura) e una percentuale di acqua, unica parte non riutilizzabile, legata al processo di degradazione e trasformazione dei rifiuti.
Gli undici milioni (il finanziamento per gli impianti è di di 2,2 milioni, mentre 8,8 milioni è l'ammontare di un finanziamento agevolato) si aggiungono ai 14 precedentemente stanziati dalla Regione Puglia per realizzare l'impianto di biostabilizzazione (processo di abbattimento della quantità di liquido contenuto nei rifiuti e quindi del volume degli stessi al fine di occupare meno spazio in discarica) attualmente in funzione nello stesso stabilimento Amiu. Il finanziamento avrebbe dovuto coprire, inizialmente, la realizzazione delle linee di biostabilizzazione e una parte del successivo impianto di produzione di cdr (combustibile da rifiuto). La virata verso la produzione di biogas da rifiuto potrebbe, a questo punto, mandare in soffitta il progetto di fare balle da mandare a bruciare in impianti al momento non identificati (sì è sempre parlato di impianti già esistenti come le centrali elettriche o le cementerie).[…]

Da "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 2 aprile 2013 (pag. IX)

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Data Pubblicazione sul portale: 02 Aprile 2013
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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