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Ministero Economia: internet, bandi per le reti ultraveloci
Immagine associata al documento: Ministero Economia: internet, bandi per le reti ultraveloci Via libera ai bandi per le reti ultraveloci per internet. Risorse per più di 900milioni. Si tratta in particolare di finanziamenti che intendono contribuire ad azzerare le differenze territoriali e accelerare lo sviluppo della banda ultralarga. Di questi 900 milioni stanziati, 237 andranno ai privati e la procedura dei bandi partirà entro l'inizio di marzo.
Lo rende noto il ministero dello Sviluppo economico e della Coesione territoriale, assicurando che la rete ultraveloce arriverà a oltre 7 milioni di cittadini, di cui 4 al Sud.

Secondo il Governo l'operazione permetterà di generare 'circa 5000 nuovi posti di lavoro' e 'un incremento del Pil pari a circa 1,3 mld di euro'.

L'accelerazione dello sviluppo della banda ultralarga (da 30 mbps a 100 mbps) interessa soprattutto i cittadini della Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Sicilia.

A questo risultato ha concorso in modo rilevante la rimodulazione dei programmi cofinanziati che, attraverso il Piano d'Azione per la Coesione d'intesa con le Regioni interessate, ha fatto confluire nel progetto più di 347 milioni di euro. La procedura di evidenza pubblica, che partirà entro inizio marzo, attua concretamente due punti centrali (azzeramento digital divide e banda ultralarga) dell'agenda digitale europea recepita dal Governo.

I bandi porteranno infatti la banda larga a 2,8 milioni di cittadini residenti in 3600 località in tutta Italia e la banda ultralarga a 4 milioni di cittadini residenti in 180 comuni del Sud Italia.

L'iniziativa può rappresentare una forte spinta per l'intera filiera delle telecomunicazioni, per il settore dell'impiantistica civile e dell'elettronica, generando circa 5000 nuovi posti di lavoro.

L'investimento di 900 milioni di euro potrà generare un incremento del PIL pari a circa 1,3 miliardi di euro, come dimostrato anche da studi OCSE utilizzati dalla Commissione Europea che fissano a "1,45" il moltiplicatore congiunto domanda/offerta del settore della comunicazione sull'intera economia italiana.
Il Piano Nazionale Banda Larga è nato nel 2009 con l'obiettivo di raggiungere gli 8 milioni di cittadini esclusi dal servizio a banda larga poiché residenti nelle aree a fallimento di mercato. Finora ha già portato internet di base a 4 milioni di euro, e si stanno realizzando le infrastrutture per connettere ulteriori 1,2 milioni di cittadini. Con questo ultimo bando la banda larga sarà portata anche ai residui 2,8 milioni di italiani sprovvisti di connettività.

Il Progetto Strategico Banda Ultralarga approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2012) 9833 del 18 dicembre 2012 è anch'esso un piano nazionale che nel suo primo intervento attuativo si concentra nelle aree del Sud del Paese, ma che sarà attuato in tutte le Regioni che decideranno di aderirvi anche avvalendosi delle risorse comunitarie della nuova programmazione 2014-2020.
Tutte le informazioni dettagliate sul Piano Nazionale Banda Larga, il Progetto Strategico Banda Ultralarga, le aree di intervento (ovvero bianche e bianche NGN) sono disponibili sul sito del ministero dello Sviluppo economico, focus Agenda digitale.       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 18 Febbraio 2013
Siti web di Riferimento: Ministero dello Sviluppo Economico
Fonte: Regioni.it - Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
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Redazione: Redazione Sistema Puglia
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